E’ inutile girarci intorno, il rigore non c’è. Chiesa cade prima di essere leggermente toccato. L’arbitro ha sbagliato e nel suo errore la cosa più grave è quella di non essere nemmeno andato a vedere l’episodio al Var. Bravo Pioli a evidenziare la furbizia di Chiesa nel tagliare la strada a Toloi che cosi deve per forza toccarlo, giusto non far passare per simulatore Chiesa. Adesso tutti si scaglieranno su di lui, difendiamolo.
Dopo gli orrori di Mazzoleni in Inter-Fiorentina (rigore generoso all’Inter, mancato rosso ad Asamoah e mancato rigore per fallo di Politano su Chiesa) oggi c’è stato un favore per la squadra viola. Legge di compensazione, ahiloro.
Ma quello che è successo nel post partita da parte di casa nerazzurra è la cosa più imbarazzante della giornata e dispiace che nessuno lo abbia fatto notare ai due giustizialisti atalantini.
E’ il 24 settembre del 2017, praticamente un anno fa, sono passati dodici mesi da quella partita. Il Var era il grande esordiente nella stagione di serie A e in quel Fiorentina-Atalanta alla squadra viola non vennero concessi due rigori netti, uno per fallo in area su Astori, l’altro per fallo netto di Berisha su Gil Dias che lo aveva scartato e pronto per chiudere la partita (che poi fini’ 1-1).
Due episodi che nell’insieme sono molto più gravi di quello accaduto oggi. In quell’occasione il Var non è intervenuto dopo i due gravi errori di Pairetto. A fine partita il buon Gasperini disse “Rigori? Le polemiche ci sono sempre anche con il Var, se critichiamo anche il Var siamo alla fine. Se Pairetto avesse visto la trattenuta su Astori magari avrebbe dato il rigore, ma non l’ha visto…” esclamò in sala stampa sorridendo il tecnico nerazzurro.
Tra l’altro, il tecnico viola Stefano Pioli a fine partita non fece sceneggiate, salutò ugualmente e si congratulò con Gasperini. Le polemiche e le proteste viola ci furono per bocca del direttore sportivo Freitas che fu molto educato e cauto nell’evidenziare i due grossi errori dell’arbitro e della squadra Var.
Ecco, signori si nasce. La coerenza e la memoria dovrebbe essere di casa nella mente e nelle parole di un paladino della giustizia come Gasperini. Qualcuno ha gia dimenticato quella partita e quelle parole. Noi no…
Flavio Ognissanti