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Italiano precisa: “Ikonè? Platini ci ha messo 5 mesi per inserirsi. Lazio e Roma sono più forti di noi”

Firenze, stadio A.Franchi, 11.12.2021, Fiorentina-Salernitana, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

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Italiano precisa: “Ikonè? Platini ci ha messo 5 mesi per inserirsi. Lazio e Roma sono più forti di noi”

Lisa Grelloni

9 Febbraio · 14:40

Aggiornamento: 9 Febbraio 2022 · 14:45

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Vincenzo Italiano

Oggi Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa, in vista della sfida di domani Atalanta-Fiorentina, match di Coppa Italia valido per l’accesso alla semifinale:

Domani partita riscatto e consapevolezza, si può vincere con le grandi anche senza Vlahovic?

Domani è una partita importante, ho già visto il primo quarto di finale, anche noi ci teniamo a superare al turno. Arriviamo da una sconfitta non bella. Sapete quanto è forte l’Atalanta, dobbiamo fare una grande partita.

Quando dice che Ikoné ha bisogno di tempo, che cosa significa? 

È un esterno deve lavorare nella Fiorentina ma era abituato in un’altra maniera. È solo una questione di meccanismi, concetti, lavorare con o senza palla in maniera diversa. Pian piano stiamo cercando di inserirlo. È sempre entrato da quando è arrivato, deve cambiare modo di pensare. Ci vuole tempo e adattamento. Bisogna conoscere l’avversario. Ragazzo con grandi qualità. Esterno che si sposa a nozze nella nostra squadra. Abbiamo subito bisogno dei suoi gol.

La Fiorentina anche prima degli ottavi con il Napoli uscì malconcia contro il Torino, può essere anche una questione di mentalità? Ha visto la scena al momento del calcio di rigore? Ha deciso chi batterà?

Avevamo reagito bene dopo Torino, sono partite che non te l’aspetti. Quella è stata la prima, questa molto diversa, abbiamo commesso ingenuità e poca attenzione nei gol. La Lazio ha vinto meritatamente. Abbiamo dimostrato in passato di saper reagire. Rigore? Non voglio vedere scenate, abbiamo 3/4 tiratori. Chiaro che è bello vedere che tanti vogliono far gol ma non dobbiamo oltrepassare alcune regole che abbiamo in squadra.

Secondo alcune voci lei avrebbe preferito avere in squadra calciatori più pronti, è vero?

Questo è un discorso generale, poi siamo contenti di avere Ikoné in squadra, è giovane ed un investimento della società, per questo va aspettato. Normale che un italiano ci può mettere meno ad ambientarci ma sono contento di chi è arrivato. Dobbiamo avere pazienza nell’integrarli. Dobbiamo cercare di metterli dentro un sistema che stava andando bene. Inter perde Lukaku mette Dzeko, non ha cambiato né modulo né mentalità. Io continuerò a cercare tutti inseriti, sulla corda, la Fiorentina teoricamente ha 39 punti come la squadra che due giorni fa ci ha battuto. Ci sono battute d’arresto e partite che non vanno bene, ma guardando in faccia i ragazzi so che siamo delusi e tristi ma convinti del lavoro.

Momento più delicato della stagione? 

Preoccupato non sono, noi siamo forse oltre i programmi, il nostro rendimento è pari a quello delle romane. Stiamo battagliando con loro e ne siamo felici. Sono carico e concentrato per domani. Partita che ci può proiettare in una semifinale, tutti vogliamo ben figurare e superare il turno. L’identità e l’organizzazione la stiamo trovando. Pronto per la partita di domani, abbiamo fatto una bella rifinitura.

Cosa le è piaciuto di più di Cabral? Piatek ha definitivamente smaltito i problemi?

Abbiamo dovuto accelerare la presenza di Cabral anche perchè è a disposizione. È chiaro che c’è bisogno di lavorare ma avevamo bisogno di lui nell’immediato. Nel primo tempo si è mosso discretamente ha avuto una grande palla gol, ha lavorato già subito senza palla. Aspettiamo ed ha tutto il tempo per crescere. Piatek sta bene ed ha recuperato, non è al 100% ma si stanno applicando i ragazzi clamorosamente. Hanno voglia di essere dentro quel meccanismo che funzionava bene. Hanno smania di essere utili e di rendersi decisivi per questa squadra. Sono convinto che se la squadra continua a lavorare finalizzeranno quanto creeremo.

Formula Coppa Italia, Sarri si è espresso duramente. È d’accordo con le sue dichiarazioni? Per lei va riformata?

Ognuno ha la propria opinione. Io posso esprimere la mia, ora non ci sono più squadre di Serie C. Sarebbe bello un sorteggio integrale sin dall’inizio, un Inter-Fiorentina o un Fiorentina-Alessandria, Fiorentina-Cosenza. Vedendo anche gli altri paesi, come l’Inghilterra, quando ci sono scontri con squadre meno forti, sarebbe una formula che mi piacerebbe vedere ma in questo momento dobbiamo adeguarci. Ora affrontiamo uno dei club più forti in Italia.

Alla luce dei tempi, che cosa si può ancora migliorare in questa fase difensiva?

Nelle ultime partite in casa eravamo riusciti a fare sei gol, nell’ultima abbiamo peccato di attenzione soprattuto nei primi due gol, due rinvii del loro portiere dentro l’area di porta, dovevamo essere già svegli. Vedendo i numeri in generale siamo una difesa che non ha subito così tanti gol a parte la solidità delle prime 4/5. Penso che questa fase di conquista, stia dando i suoi frutti. Siamo dentro ad un programma che avevamo già predisposto durante l’estate, tenere lontano dalla porta le squadre avversarie. Alla fine lavoriamo tutti.

Visto che il momento è difficile, ci sono state polemiche riguardanti il mercato. Sente il clima un po’ cambiato? 

Questa squadra sta lottando con due squadre a parer mio superiori sulla carta, Roma e Lazio. Noi siamo felicissimi di essere in quella zona di classifica, non dobbiamo perdere entusiasmo. Avere entusiasmo e grande voglia di dimostrare. Vogliamo giocarcela con tutti. Se qualcuno ha perso entusiasmo cercheremo di portare tutti dalla nostra parte. Mi dispiace perchè prima della partita con la Lazio ho sempre sentito parlare di squadra rivelazione. se la partita ha fatto deprimere qualcuno lavoreremo per portarli tutti dalla nostra parte.

C’è la possibilità dopo la partenza di Vlahovic, di pensare ad una Fiorentina con un modulo alternativo?

Sì l’idea è di non stravolgere le certezze create sin dal ritiro e sapete quali sono. Partita in corso l’abbiamo fatto anche l’ultimo quarto d’ora con la Lazio. Penso che avvisaglie e alert per pensare altre vie personalmente non ci sono. Chiaro che bisogna sfruttare le caratteristiche che abbiamo, soprattutto in corsa. Continuiamo ad approcciare bene le gare e questo ci dà certezze. Da qui alla fine vedremo cosa si può fare. Giocare con due mediani vuol dire rinunciare a Bonaventura che attacca la porta e arriva sempre, non ci penso neanche. Perfezioneremo i meccanismi, abbiamo margini.

Un aggiornamento sulle condizioni mentali di Castrovilli… come mai il poco rendimento?

Castrovilli sta bene, fa parte di un reparto di giocatori bravi. Chiaro che da parte sua mi aspetto molto di più, può far gol e assist e spaccare le partite. È quello che vogliamo tutti. Può fare la differenza ma lì ci sono tanti bravi, c’è spazio per tutti. Ho dimostrato a tutti che gli allenamenti e la prestazione contano. Chi è bravo a farlo ha più chance di dimostrare. Durante la settimana bisogna andare forte, lui ci va ma può dare di più.

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