
Intervenuto ai microfoni di Dazn, mister Vincenzo Italiano ha così parlato al termine del pareggio ottenuto dalla sua Fiorentina contro l’Atalanta: “La prestazione è molto positiva, ricordando che giovedì notte eravamo in viaggio e con un allenamento abbiamo preparato una partita difficile. Vedendo l’intensità vuol dire che abbiamo raggiunto una grande maturità. Qualche mese fa avremmo perso 0-3/0-4, ma stiamo crescendo sotto tutti i punti di vista. All’intervallo ci siamo detti di volerla recuperare. Il non perdere ti fa cambiare mentalità e ti rafforza. In questo mese dobbiamo arrivare concentrati e carichi a mille. Ho visto i ragazzi attenti e vogliosi di vincerla. Hojlund e Zapata restavano alti in smarcamento preventivo, dovevamo tenere lì la superiorità numerico. Quando non vinci non devi neanche perdere certe partite. Nico nella metà campo avversaria ha spazio, è in fiducia e gli lasciamo più libertà. Lo vedo carico e con l’autostima giusta: è un campione e per noi è importante”.
Poi ha proseguito parlando della sua esperienza a Firenze: “Come mi trovo? In questo lavoro sono normali gli alti e bassi, nessuna non ha vissuto momenti difficili. Noi abbiamo subiti fischi e cori e situazioni non belle, ma da uomini ne siamo venuti fuori. Nell’ultimo mese e mezzo abbiamo due competizioni che vogliamo portare fino alla fine: dobbiamo stare tutti uniti e quando lo stadio è così caldo è il dodicesimo uomo e ti aiuta a vincere”. E sulle Coppe: “Dobbiamo amministrare i vantaggi e centrare i due obiettivi”.
Infine, conclude esaltando Nico Gonzalez: “Nico è stato sfortunato, doveva andare al Mondiale e in un allenamento si è fatto male, ma quando viene convocato gioca titolare. Il ct dell’Argentina lo stima, è bravo, deve crescere ancora perché deve essere consapevole che può essere un trascinatore. Cedere la palla a Cabral è un gesto importante per la squadra”.