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Italiano: “Sudamericani in dubbio. Mai pensato di prendere vice Vlahovic. Amrabat deve adattarsi”

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Italiano: “Sudamericani in dubbio. Mai pensato di prendere vice Vlahovic. Amrabat deve adattarsi”

Lisa Grelloni

10 Settembre · 13:02

Aggiornamento: 10 Settembre 2021 · 13:02

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Firenze, stadio A.Franchi, 28.08.2021, Fiorentina-Torino, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Oggi Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida di domani alle ore 20:45 tra Atalanta e Fiorentina:

Com’è andata la preparazione della partita? La Juventus non convocherà i sudamericani… che cosa farà lei con loro? 

Pian piano sono arrivati alcuni Nazionali, i sudamericani torneranno domani. Il loro utilizzo? Vediamo. In molti giorni abbiamo lavorato in pochi, preparato una gara in modo anomalo. Difficile preparare una partita complicata in così poco tempo. Dobbiamo essere svegli. Dispiace perché forse serviva qualche giorno in più ma è una cosa che riguarda tutti. Cercheremo di sbagliare il meno possibile.

Stima molto Gasperini. Che cosa “ruberebbe” al suo collega? E che cosa lei sta preparando per fermare un’Atalanta, una tra le più forti anche a livello europeo?

Negli ultimi anni hanno fatto un lavoro straordinario che tutti riconoscono. Se la squadra è in giornata dà spettacolo per i tanti gol ed il gioco che propone. In tanti abbiamo ammirato questa squadra, i complimenti li ho già fatti in passato e li continuo a fare alla società e al mister. Sarebbe bello cercare di fare un percorso come quello che stanno facendo loro. Un percorso che è arrivato in Champions, protagonisti nel campionato italiano, complimenti. Questa partita è difficile, sapete tutti di cosa è capace l’Atalanta in casa se lasciata giocare. In due allenamenti dobbiamo essere svegli e preparare tutto nel miglior modo. Siamo reduci da una vittoria serve trovare continuità.

La Fiorentina è votata all’attacco, domani si andrà a giocare. Il calcio dell’Atalanta è meraviglioso ma diverso dal nostro. Giocano sulle ripartenze, c’è il pericolo del contropiede? Lo scorso anno bellissima partita dello Spezia contro l’Atalanta…

L’Atalanta ad oggi è una squadra completa, sa dominare le gare e lavorare in ripartenza. Tanti giocatori sono in zona gol. Se gli lasci il pallino del gioco ti attacca con molti uomini, sono anche bravi nei duelli. Bisogna saper leggere bene tutte le situazioni e non consegnare palloni sanguinosi. Massima attenzione quando si ha la palla, ma lavorare bene sulle preventive così da non permettere loro di ripartire.

Per quanto riguarda il ruolo di vice-Vlahovic, è stata una scelta tecnica puntare su uno come Kokorin invece che Gonzalez? Chi dei due è più adatto al ruolo?

Sin dal ritiro si è individuato in Kokorin un giocatore che può per caratteristiche farlo. Sta crescendo, iniziando a lavorare anche spalle alla porta. Si è deciso di lavorare in coppia con Vlahovic per il ruolo di punta centrale. All’occorrenza ci sono tanti giocatori che possono agire in quella zona del campo, tipo Nico Gonzalez. Ogni tanto sono convinto che qualche partita andrà forzata. Mi auguro che capiterà poche volte ma si è deciso di lavorare con Kokorin-Vlahovic. Il ragazzo dal ritiro ad adesso è cresciuto tantissimo.

In chiave di decisione del mercato, un centravanti l’aveva comunque chiesto?

No, non si era mai parlato di andare alla ricerca di un altro attaccante. Si è valutato Kokorin in quella zona di campo. E’ un calciatore con qualità, dimestichezza, di livello. Nel momento in cui inizia mentalmente a calarsi in quel ruolo può far bene. Sa proteggere la palla e lavorare con gli orientati. Grandissima crescita, decisione nata subito dopo i primi giorni di ritiro. Anche le sue qualità saranno utili.

Abbiamo parlato delle difficoltà dei sudamericani. Si parla di Sottil dal 1′, come lo sta vedendo? Pensa che possa esplodere? In chiave mercato per questo non si è preso Berardi o un altro esterno…

Sottil è un calciatore talentuoso, ho conosciuto un ragazzo con tanta voglia di far bene, contentissimo di essere rimasto alla Fiorentina e dell’importanza che stiamo dando alle sue qualità. Sono convinto che anche per l’adattamento al lavoro, l’importanza degli allenamenti, ha caratteristiche per cui può diventare un importante calciatore. Anche per questo lavoriamo con 4 attaccanti esterni, abbiamo fiducia in quelli che abbiamo. Speriamo di essere ripagati, il lavoro l’hanno capito. In questa Fiorentina possono fare bene, ha qualità che forse nemmeno lui si rende conto di avere. Per come l’ho visto contro il Torino, essere così determinante, se quella è la testa di tutti, per mentalità possiamo fare la differenza. Contento di averlo visto subentrare in quel modo.

In estate aveva sottolineato che avrebbe voluto un quinto esterno. Nella rosa della Fiorentina chi è che all’occorrenza potrebbe essere utile in quella situazione. Odrioziola è pronto?

Per quanto riguarda il quinto esterno avevo già detto che se deve arrivare un calciatore, deve essere funzionale, che si riesca a trovare anche con delle situazioni favorevoli alla società, questo non è avvenuto. Ne abbiamo 4, qualcuno ha caratteristiche per adattarsi anche se spero di no, 4 sono comunque tanti. Sono gli interni di centrocampi, gli esterni ed i terzini quelli che spingono tanto. Abbiamo mezzali che si possono adattare in quel ruolo.

Odriozola è un ragazzo che ha delle qualità fisiche incredibili, può fare avanti ed indietro per 95′ senza sentire fatica. Si deve adattare al nuovo allenatore, al sistema di gioco, è intelligente, si vede che è felicissimo di essere qui. E’ in coppia con Venuti, abbiamo due calciatori di valore che si contenderanno quel ruolo. La concorrenza è sana, sono tutti ragazzi che hanno voglia di mettermi in difficoltà.

Le condizioni di Nastasic, piccolo acciacco dalla Nazionale. Parte alla pari con Igor?

Stanno tutti bene, lui è arrivato con una contusione alla caviglia. Anche Castrovilli con una botta al polpaccio. Tutte situazioni recuperate con delle terapie. Sono tutti a disposizione. Anche lì ballottaggio delle coppie. Vediamo dopo la rifinitura di avere le idee più chiare anche in funzione dell’avversario, di quello che propone, speriamo di scegliere bene.

Molta curiosità per l’esordio di Torreira. Cosa gli ha chiesto lei? Quanto in queste quasi due settimane è progredito il suo inserimento?

Vale lo stesso discorso fatto per Odriozola. Nuovi metodi, nuovi concetti, compagni nuovi e adattamento all’ambiente. Stiamo parlando di un calciatore che ha militato nell’Atletico Madrid e nell’Arsenal. Ha un carisma elevato, intelligenza calcistica, grande dinamismo e voglia di giocare la palla. Ogni errore che fa è pronto a rimediare. Giocatore importante, abbiamo qualità e dinamismo a centrocampo. Sono contento di avere uno con questo carattere, anche a livello di mentalità dobbiamo essere forti, una squadra che non molla mai.

L’Atalanta un ripercorso che gli piacerebbe “imitare”. Per valori secondo lei la Fiorentina quanto è distante da quel livello?

La distanza non so dirtela. Tutti conosciamo il loro percorso, ha iniziato con delle difficoltà poi è venuta fuori alla grande valorizzando tanti giovani. Migliorando nella classifica e negli obiettivi, tutti obiettivi raggiunti. Un percorso che affascina, che tutti quelli che fanno calcio si augurano di avere. Sarebbe bello per noi crescere di anno in anno, di far esplodere giocatori di livello, mentalità. E’ un qualcosa di bello per il mondo del calcio.

In generale è rimasto pienamente soddisfatto di come hanno lavorato coloro che sono rimasti a Firenze?

Sinceramente è la prima volta che mi capita di lavorare con tanti giocatori via per le Nazionali. Penso sia stato qualcosa di straordinario, 3 partite con le Nazionali, giocatori che arrivano la notte prima della gara. Non è semplice, abbiamo aggiunto qualche ragazzo della Primavera. Abbiamo lavorato in funzione della partita dell’Atalanta eravamo in 11 di movimento, abbiamo fatto un’amichevole con la Primavera. Da ieri la Fiorentina ed il blocco squadra sta lavorando in modo corretto alla partita. Abbiamo cercato di mettere minutaggio per i nuovi arrivati. In due giorni non è facile ma ci si deve adeguare. Chi è rimasto ha lavorato benissimo, speriamo siano pronti a trascinare i compagni.

Amrabat con Juric ha fatto benissimo, ma non ha fatto la preparazione. Dove lo vede nel suo centrocampo?

Con Amrabat ho parlato, un giocatore così giovane non può limitarsi a lavorare solo in un centrocampo a 2, solo da doppio mediano. Uno così deve cercare sempre di migliorare, di saper fare tante cose e lavorare in diversi sistemi di gioco. Con la qualità e la sua forza non può avere delle limitazioni per il proprio utilizzo. Sono stato chiaro, dovrà adattarsi velocemente. Penso che possa stazionare nella zona centrale. Ora abbiamo tanti che posso lavorare in quella zona di campo. Il ragazzo è felicissimo di continuare con la Fiorentina ma le regole ed alcuni principi devono cercare di essere rispettate, per quanto riguarda movimenti, fase di possesso. Deve essere bravo ad adattarsi velocemente. Non può non fare delle cose, vista propria la sua qualità” conclude Italiano.

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