
L’occasione per tornare a brillare, sotto i riflettori europei. Luka Jovic si è messo alle spalle una fastidiosa infiammazione virale degli organi respiratori che l’aveva tenuto fuori dai disponibili anche durante la sosta per le Nazionali. Un’infezione che l’ha colpito subito dopo la trasferta a Sivas, negli ottavi di finale di Conference League. E proprio in Conference, giovedì sera, la Fiorentina scenderà di nuovo in campo, stavolta in casa del Lech Poznan per l’andata dei quarti. Non sono stati giorni facili per Jovic, prima alle prese con alcune questioni di tipo burocratico che ha dovuto affrontare a Madrid e che ne hanno ritardato l’arrivo in Turchia, facendogli saltare anche l’ultima rifinitura prima della partita contro il Sivasspor Poi l’infezione virale, le gare con la nazionale saltate e quelle con Lecce e Inter di campionato che l’hanno visto spettatore in tribuna.
Il rientro contro lo Spezia, negli ultimi dieci minuti, avrebbe potuto essere essere fantastico regalndo il gol vittoria allo scadere, se quel pallone si fosse spostato di pochi centimetri in direzione della porta avversaria, sul diagonale da posizione defilata.
C’era riuscito contro il Milan, a inizio marzo: anche in quel caso Jovic entrò per una decina di minuti al termine della sfida. Il tempo di raccogliere un cross e staccare di testa mandando in delirio gli oltre 40 mila spettatori al Franchi. Perché con o senza Jovic, c’è una grande differenza. Jovic sta comandando la classifica cannonieri in campo europeo. Sono questi i riflettori che al serbo piacciono maggiormente. Lo scrive Repubblica.