Perquisizioni a Torino, Milano e Roma sono state svolte dalla guardia di finanza su richiesta della procura di Torino nel quadro dell’inchiesta sui conti della Juventus. Si tratta, secondo le prime notizie, di un nuovo fronte di accertamenti rispetto a quello che nei mesi scorsi aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici del club bianconero per questioni legate a plusvalenze sulla compravendita di calciatori. Lo scrive Il Sole 24 Ore.
Arrivano ulteriori dettagli in merito alle perquisizioni della Guardia di Finanza in alcuni studi legali di Torino, Roma e Milano nell’ambito dell’inchiesta della Procura sul possibile falso in bilancio di Juventus, con le nuove indagini provano a fare chiarezza sulle quattro mensilità che i calciatori bianconeri avevano deciso di congelare nel periodo del Covid, in accordo con il club. Gazzetta.it scrive che “l’accordo aggiuntivo con i calciatori, che sarebbe stato depositato negli studi coinvolti attraverso scritture private, avrebbe consentito alla Juventus di registrare una riduzione di costi nei bilanci del 2020 e del 2021: secondo l’accusa, però, sarebbe stata omessa la contestuale rivelazione a bilancio della situazione debitoria, dal momento che non si tratterebbe di una vera e propria rinuncia ma di differimento del pagamento di tre delle quattro mensilità dovute”. Lo riporta TMW