Nikola Kalinic ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Calcio2000 numero 228, bimestrale uscito in edicola oggi. Dal raccontare il suo esordio nel mondo del pallone è passato poi ha parlare del suo presente e del futuro in vista dei Mondiali.
“Sono stato molto contento della chiamata della Fiorentina. Mi ricordo bene i primi allenamenti, ero molto emozionato. Ogni volta che mi allenavo, mi sentivo particolarmente esaltato. L’idea di giocare in Serie A mi piaceva molto, quindi ho accettato con grande gioia”.
Si è parlato tanto di te per il tuo rifiuto a trasferirti in Cina. Ci spieghi come è andata veramente?
“Nessun mistero. Io volevo continuare a giocare a certi livelli e quindi non mi piaceva l’idea di andare in Cina. Credo di avere ancora tanto da dare in Europa”.
Quindi è un appuntamento solo rimandato quello con la Cina?
“Non so, vedremo più in là. Ora penso solo a giocare ai massimi livelli, non penso al futuro”.
Restare in Europa significa anche, continuare a far parte del giro della nazionale e, nel 2018, ci sono i Mondiali…
“Mi piacerebbe moltissimo giocare i Mondiali. Ho vissuto l’emozione degli Europei, sarebbe meraviglioso poter indossare la maglia della nazionale croata ai Mondiali. Speriamo, manca ancora tanto”.
“Bernardeschi ha talento ma bisognerebbe lasciarlo libero di poter giocare. Invece c’è tanta pressione su di lui, forse troppa”.
“Grazie a Paulo Sousa, sono approdato alla Fiorentina. Se non ci fosse stato lui come allenatore, non sarei mai arrivato a giocare in Italia”.
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