Michael Kayode è stato protagonista nel pareggio del Brentford contro l’Arsenal per 1-1. Oggi il difensore in prestito ma ancora di proprietà della Fiorentina, ha parlato ai microfoni del club inglese: “A 16 anni ho avuto la possibilità di pensare come un adulto giocando in Serie D, è stato un momento di crescita importante per me. Quello però era un livello comunque non professionistico e passare alla Primavera della Fiorentina, dove giocavo con ragazzi che avevano di media un paio d’anni più di me, è stato un passo avanti nella carriera, non un passo indietro”.
Su Dodò: “Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, non ci sono mai stati problemi tra noi nonostante giocassimo nello stesso ruolo. Ho solo cose belle da dire su di lui. È sempre stato molto generoso e gentile nei miei confronti”.
Sulle finali perse con la maglia della Fiorentina: “È un’esperienza straziante perdere due volte di fila, ma l’esperienza per arrivarci è stata fantastica. Penso che molte persone sottovalutino l’importanza di questa competizione perché non è frequentata da squadra top a livello mondiale come Real Madrid o Manchester United, ma è una competizione molto bella. Purtroppo, l’esperienza di perdere due volte è orribile. Deludi i tifosi e ferisci il tuo orgoglio personale. Certo è che per me, essere coinvolto in due finali è qualcosa che ho apprezzato davvero, ed è stata una delle sensazioni più belle della mia vita. Perdere è orribile ma ti dà motivazione per riprovare a vincere di nuovo. Ti rende mentalmente resiliente e forte. Vincere un trofeo è la sensazione più bella che si possa provare e, una volta vinta, si desidera ripeterla”.
Infine, sulla Premier “Fin da bambino volevo giocare in Premier. Ho iniziato con la Primavera della Fiorentina allenata da Aquilani, che ha giocato in Inghilterra con il Liverpool. Ho parlato a lungo con lui per sapere com’è la Premier e mi ha detto di dire sì. Prima di venire qui ho guardato molte partite e penso che, per le mie caratteristiche, Brentford sia uno dei posti migliori in cui stare. Ho sempre sperato di poter giocare in Premier e ho pensato che il Brentford fosse il posto migliore per farlo”.