Il gol subito contro il Cagliari la squadra l’ha riguardato più volte nello spogliatoio del centro sportivo come ricostruisce il Corriere Fiorentino. Un errore, l’unico vero e proprio del reparto difensivo, che è costato la quinta vittoria consecutiva in casa. Fino ad oggi la Fiorentina ha subìto soltanto sette gol in nove partite, un dato che la colloca al terzo posto in serie A dietro soltanto Sampdoria (quattro) e Juventus e Napoli (sei). Tre di queste reti però sono state incassate su situazioni di gioco simili fra loro. Il canovaccio è il seguente: Vitor Hugo lascia la linea dei difensori, punta l’avversario che porta il pallone ma viene superato. «È un errore di reparto», ha spiegato Pioli a fine partita per non individuare un colpevole. Poi però lo stesso allenatore ha fatto notare che «se osserviamo l’azione del Cagliari quando avanzano col pallone, noi eravamo schierati. Abbiamo sbagliato a concedere spazio a Joao Pedro. Non mi interessa chi, ma un giocatore deve aggredire l’avversario. Poi, se viene saltato, può fare fallo». L’errore dunque sta proprio qui. Hugo ha puntato il suo connazionale ma è stato saltato: nella rincorsa lo avrebbe dovuto fermare in qualche modo ma non ci è riuscito. Le situazioni di gioco analoghe erano capitate in trasferta, contro Napoli e Inter. Al San Paolo il brasiliano aveva compiuto il medesimo movimento in uscita su Milik che però fu lesto a giocare velocemente il pallone per Insigne. L’attaccante azzurro poi, liberatosi di Pezzella, riuscì a fare gol. Appena dieci giorni dopo a San Siro lo stesso copione. Questa volta il movimento è avvenuto su D’Ambrosio che, in un’azione del tutto atipica, si è portato avanti fino a calciare verso la porta. «È un processo di crescita che paghiamo, è normale. Anche la Juventus contro il Genoa ha preso un gol pesante nato da una situazione di quel tipo» ha poi spiegato l’allenatore viola. La difesa viola da mesi ormai è diventata un blocco unico, i giocatori che vanno in campo sono sempre gli stessi: Milenkovic, Pezzella, Hugo, Biraghi. L’affiatamento è buono e non potrà che migliorare anche col portiere Lafont, l’ultimo arrivato. In un momento in cui anche l’attacco stenta ad essere prolifico, la difesa è chiamata ad essere sempre solida e impeccabile. I risultati migliori, nella storia del campionato, li ha ottenuti chi ha subito meno gol e non chi ne ha fatti di più