La Fiorentina ha bocciato Ikonè. Lo hanno fatto anche i tifosi che dopo l’errore del rigore contro il Napoli e i fischi ricevuti al Franchi nelle ultime partite, ormai hanno creato la spaccatura decisiva tra il francese e l’ambiente viola. Tecnicamente ci si è accorti subito che l’esterno non fosse all’altezza di una squadra che lotta per il quarto posto: troppo fumo e poco arrosto. Bene il primo controllo ma sempre troppo evanescente in zona gol, mai un tiro pericoloso o un assist decisivo. Troppo pochi 5 gol in 61 partite in 2 anni di serie A, una media da difensore centrale.
Ma ormai si è arrivati ad un punto di non ritorno e tutti sono convinti che sia il momento giusto per separarsi ma c’è il problema della cessione. Perché il francese è arrivato dal Lille per 15 milioni e dopo due anni, per evitare una minusvalenze che sarebbe deleteria per il bilancio, non bisogna venderlo per meno di 10 milioni e non è facile trovare una società disposta a pagare questa cifra a gennaio. Toccherà ai suoi procuratori trovare una soluzione. Con la Fiorentina pronta poi a sostituirlo con un altro esterno.
PEDULLÀ PARLA DI BRIAN RODRIGUEZ. LE ULTIME
LEONARDO PETRI
Firenze, aggressione ad un cronista sportivo
giovedì 17 marzo 2011 ore 13:42 | Cronaca
La rapina è avvenuta nella notte, tre individui hanno fatto irruzione nell’abitazione del single lasciandolo nudo in bagno dopo averlo picchiato ed oltraggiato
Si occupa prevalentemente di sport, il cronista che è stato rapinato la notte scorsa nella sua abitazione.
Due uomini e una donna, lo hanno portato nel bagno, spogliato e poi oltraggiato facendogli pipì addosso. La rapina è avvenuta alle prime luci dell’alba, ma il giornalista è stato in grado di chiedere aiuto solo verso le 6.45.
Secondo una prima ricostruzione, ma il cronista è sotto choc e non ha potuto fornire elementi sufficientemente utili, i rapinatori a volto coperto non avevano un accento particolare.
Dopo aver suonato il campanello ed essere entrati in casa, hanno picchiato il giornalista, hanno rovistato nell’appartamento portando via due televisori ed effetti personali.
Sulla vicenda sono già in corso le indagini di squadra mobile e digos.
Protagonista un giovane cronista sportivo fiorentino: un anno fa, nella sua casa, gli avevano fatto la pipì addosso
Giornalista “vizioso” ricattato da tre prostitute
Scritto da: Redazione in Notizie
FIRENZE – Giovane giornalista sportivo “vizioso” carica tre prostitute sulla propria autovettura ma, dopo una notte di sesso, si ritrova derubato e ricattato. E’ accaduto, l’altra sera, verso le ore 23.30, a Firenze e il giornalista si è visto costretto a rivolgersi ai carabinieri per concordare la strategia che ha portato all’arresto delle tre prostitute con l’accusa di rapina ed estorsione.
L’uomo aveva abbordato le tre prostitute – due rumene di 21 anni e un’albanese di 27 – che, a conclusione della serata, si erano impossessate del suo borsello contenente la patente di guida, la carta d’identità, un blocchetto di assegni e la tessera dell’Ordine dei giornalisti della Toscana. Per la restituzione, le tre “lucciole” hanno, quindi, chiesto al giornalista una cospicua somma di denaro.
La mattina successiva, il giornalista si è rivolto ai carabinieri che, d’accordo con lui, hanno organizzato lo scambio soldi-borsello, dando appuntamento alle prostitute ieri sera, alle ore 21.50, in viale Guidoni.
All’appuntamento, naturalmente, il giornalista si è presentato con i carabinieri, che hanno arrestato le tre prostitute. Ai militari dell’Arma, comunque, le tre giovani hanno detto di aver preso “solo in pegno” il borsello del giornalista accusandolo di non aver “pagato il conto”.
L’episodio offre una nuova chiave di lettura rispetto all’episodio riferito da “Giornalisti Calabria” il 17 marzo 2011, che aveva visto il giornalista protagonista di una rapina all’interno della sua abitazione: i banditi, due uomini e una donna, nell’occasione lo avevano portato nel bagno, spogliato nudo e oltraggiato facendogli la pipì addosso.
In quel caso, il giovane fiorentino aveva spiegato ai carabinieri che la rapina era avvenuta intorno alle 4, ma lo stesso era stato in grado di chiedere aiuto solo verso le 6.45. I rapinatori – aveva raccontato il giornalista – avevano i volti coperti e non avrebbero pronunciato parole. Aveva anche aggiunto di aver aperto la porta di casa dopo aver sentito suonare, quindi di essere stato picchiato e rapinato, prima di subire l’ulteriore oltraggio (la pipì addosso).
Il giornalista aveva, quindi, denunciato il furto di due televisori, il telefono cellulare ed alcuni gioielli. A quel punto, il giornalista, in cambio della restituzione delle chiavi dell’auto, aveva proposto lo scambio documenti-denaro per il giorno seguente, quello appunto al quale si è presentato con i carabinieri.
Le due versioni contrastanti – le prostitute hanno, addirittura, dichiarato agli investigatori che il giornalista avrebbe preteso di farle assistere a prestazioni sessuali a pagamento consumate con altre persone – hanno spinto gli investigatori ad approfondire i contorni di una vicenda che, al di là dei risvolti penali, può trovare spazio solo nelle cronache di ordinario squallore. Cronache tutt’altro che compatibili con i principi etici e deontologici che dovrebbero caratterizzare un iscritto all’Ordine dei giornalisti.