
La sconfitta di San Siro contro l’Inter ha fatto emergere alcuni difetti della rosa viola. Manca una settimana esatta alla fine del calciomercato e la Fiorentina potrebbe portare a termine più di un’operazione di mercato in uscita, che poi porterebbe denaro fresco nelle casse viola, denaro necessario per chiudere operazioni in entrata.
Pradè ha avviato i rapporti con il Leeds per la cessione di Pulgar richiesto da Marcelo Bielsa, ed attende alla finestra la Juventus per Chiesa che per prenderlo deve riuscire a piazzare prima Douglas Costa.
Una volta sistemate queste operazioni, il direttore sportivo affonderà il colpo Torreira, che come già raccontato nelle scorse settimane (leggi qui), era praticamente fatto. Affare poi bloccato per motivi di liquidità, che manca alla società. Ma Pradè è e resta in pole position per il regista classe 96. L’Arsenal sta aspettando la Fiorentina mettendo in standby sia l’Atletico Madrid che il Torino. Il giocatore uruguagio scalpita per tornare in serie A, e per un giocatore della Premier league che arriva un giocatore della serie A fa il percorso inverso.
Capitolo Chiesa, la Fiorentina è in attesa dell’offerta bianconera. Federico in estate ha deciso di non accettare le sirene estere su di lui, chiedendo a Commisso di voler restare in Italia. Se la Juventus riesce a piazzare Douglas Costa l’affare si farà ed a quel punto Pradè affonderà un altro dei suoi colpi, lasciato in sospeso nella finestra di mercato della scorsa estate. Stiamo parlando di quel Rodrigo De Paul, ricercato anche in inghilterra ma senza troppa forza da parte del Leeds.
L’argentino cosi come Chiesa ha chiesto esplicitamente alla famiglia Pozzo di voler restare in Italia, ed ha già lavorato con il diesse viola nell’esperienza friulana. Ha accettato lo scorso anno la Fiorentina, prima che l’operazione saltasse solo all’ultimo, e accetterebbe molto volentieri ancora una volta l’ipotesi Firenze.
Ma occhio allo svincolato Goetze, per il quale ci fu già una telefonato interlocutoria a giugno tra il giocatore, Franck Ribery e lo stesso Pradè. Non sarà più lo stesso giocatore di qualche anno fa, ma spesso le nuove sfide rinvigoriscono i giocatori.
Parlando di rinvigorimento, non possiamo tralasciare Vlahovic.
La brutta prestazione di sabato sera sembra che abbia convinto anche Commisso, suo massimo estimatore, a decidere di mandare il serbo in prestito, per ritrovare la serenità e provare ad esplodere una volte e per tutte.
A quel punto Pradè potrebbe buttarsi sul mercato alla ricerca di un attacante piu esperto, ma senza attingere ulteriormente dal portafoglio gigliato, si pensa infatti ad un operazione low cost e last minute.
Capitolo difesa, se dovesse partire Milenkovic, al momento fuori mercato, la Fiorentina ha già in tasca il sostituto, ma al momento il nome lo conosce solo il diesse. Qualora invece rimanesse tutto così, allora Pradè porterà solo una buona riserva.
di Francesco Pistola
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Ma Cutrone son 20 mln per una riserva, ma scherziamo? Non possiamo spenderli e a quel punto ne avremmo 20 in più oltre a quel che avanza per comprare un attaccante o pagare uno svincolato di lusso (quanti ce n’è che speravano nel Real o nei gobbi ma ora sempre più vedono che devono abbassare le pretese).
Cutrone sono 2 anni di prestito fino a giugno 2021 non paghi nulla…
Se fa altre 3/4 partite c’e’ l’ obbligo di acquisto.
La situazione punte in casa Viola è strana perché abbiamo 3 punte giovani ed interessanti ma nessuna delle tre sta riuscendo a fare il fantomatico salto di qualità, Kouamè è l’unico che qualcosa sta mostrando anche se è più una seconda punta, il problema sono gli altri due che dormono tutti in piedi.
Capitolo Pulgar: è un nell’Inter dottore di centrocampo ma la sensazione è che a Firenze sia involuto rispetto a Bologna, mi dispiacerebbe andasse via perché sa anche fare il lavoro oscuro ma ogni volta l’ho visto in campo è sempre apparso col freno a mano.
Torreira de poul piatek.
Speriamo. Anche se sono convinto che con degli abili osservatori dei campionati esteri, ci siano giocatori forti che farebbero al caso nostro.