Chi lo avrebbe mai detto che lo Spezia avrebbe potuto fare addirittura meglio di un anno fa. Probabilmente in pochi, ma tra questi sicuramente Thiago Motta, che sin da inizio stagione ha più volte spiegato come i margini di crescita della sua rosa fossero enormi e che la sua squadra aveva il potenziale per raggiungere ancora la salvezza, ripetendo l’impresa della gestione Italiano. E alla ventiquattresima giornata, lo Spezia di Thiago Motta viaggia persino meglio di quello di Italiano, con un punto in più in classifica (26 contro i 25 dell’anno scorso) e con un margine migliore dalla terzultima (7 lo scorso anno, 8 adesso). Se il campionato è ancora molto lungo e la salvezza è tutt’altro che ipotecata, è sotto gli occhi di tutti come il gruppo ligure sia cresciuto esponenzialmente nell’ultimo periodo, raggiungendo una grande maturità oltre ad una sempre più convincente fluidità di gioco, uno dei segreti della vecchia gestione.
Duello tra presente, futuro e passato
Lunedì al Picco andrà in scena la sfida contro la Fiorentina, una delle partite che il popolo bianco aveva cerchiato in rosso sul calendario in agosto. La Fiorentina a La Spezia significherà il ritorno al Picco di Vincenzo Italiano, l’uomo dei traguardi impossibili ma ancora imperdonabile per il “tradimento” estivo. L’accoglienza per l’ex allenatore sarà molto calda, ma i recenti risultati e la classifica dello Spezia potrebbero attenuare il sentimento di rivalsa verso l’ex allenatore. I quattro risultati utili in fila, record del club, permettono allo Spezia di arrivare con un pizzico in più di spensieratezza alla partita con i toscani, con ben in mente, però, il risultato della partita d’andata. Lo riporta Tuttomercatoweb.com
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