Questo pomeriggio nel programma radiofonico Pentasport è intervenuto mister Andrea Mandorlini, storico allenatore di calcio, con più di trent’anni di attività come allenatore di squadre più o meno forti, tra cui anche il Genoa, prossimo avversario della Fiorentina, nella stagione 2017.
Le chiedo subito una battuta su Mario Balotelli e il suo ritorno in Serie A?: “Significa che il Genoa ne aveva bisogno (ride). E’ chiaro che i rossoblu hanno bisogno di risorse, non so se Mario potrà esserlo, ma sicuramente è una freccia in più nell’arco di Gilardino. Dobbiamo vedere se il neo attaccante sarà già in forma, magari servirà tempo per vederlo nelle migliori condizioni fisiche, il fatto è che il Genoa non ha tempo. Mi auguro che Mario possa essere pronto già da subito, tuttavia sarà il campo a dire se Balotelli sarà stata una scelta giusta o meno.
Mister si aspettava tutte queste difficoltà da parte del Genoa?: “Sai la Serie A è molto difficile. Gilardino è un allenatore molto bravo ma con poca esperienza. Il primo anno è andato bene, ma le situazioni possono cambiare in fretta. La squadra comunque ha le potenzialità per riprendersi in classifica e con l’arrivo di Balotelli può cambiare rotta e può uscire da questa situazione”.
Le chiedo anche di Raffaele Palladino, che fino ad ora ha ripetuto più volte la parola equilibrio, sia dentro che fuori dal campo. Cosa ne pensa? “Raffaele sta facendo bene, sembra aver trovato la quadra. Sappiamo che nel calcio può cambiare tutto in fretta, però fino ad ora gli devo fare i complimenti perchè è riuscito a mantenere tutto in equilibrio, con umiltà e lavoro. Adesso non deve fare voli pindarici e rimanere con i piedi per terra”.
Come gestire un gruppo che, anche se non lo dice apertamente, in cuor suo sta lottando per un posto importante in classifica?: “Credo che Fiorentina abbia fatto una grande squadra. La società si è mossa benissimo, prendendo giocatori forti, giovani e con qualità tecniche importanti”.
Secondo lei la Serie A di oggi che tipo di campionato è?: “Ho sempre pensato che il nostro campionato non fosse il più bello d’Europa, ma è sicuramente il più difficile da giocare, soprattutto a livello tattico”.
Ultima domanda su Kean. A volte crede che per far uscire fuori i veri valori di un calciatore basti credere in lui e dargli una maglia da titolare?: “E’ un giocatore di qualità indiscutibile. A Firenze sembra un altro giocatore. Lo vedo dagli occhi, è un attaccante realizzato, che a Firenze si sente al centro di un progetto. Complimenti alla società, all’allenatore e all’ambiente, che lo ha fatto sentire felice e spensierato. Probabilmente dalle altre parti non è mai stato valorizzato come stanno facendo nel capoluogo toscano”.
TREVISANI PRONOSTICA UN PAREGGIO TRA FIORENTINA E GENOA. TUTTI GLI ALTRI OSPITI HANNO DATO PER FAVORITA LA VIOLA
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