Rolando Mandragora ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport: “Rolando o Ronaldo? Rolly, come mi chiamano a casa da bambino. Queste sono esagerazioni del momento. Il Betis è uno scoglio difficile, hanno palleggio e individualità. Andiamo in uno stadio da 60 mila. Ma siamo ambiziosi, abbiamo mentalità e cuore. E spero che Moise Kean possa superare il mio primato.
Sto vivendo questo momento di grande fiducia. Voglio tenermelo stretto. C’è entusiasmo. Gioco mezzala a tutto campo e mi piace. In passato ho fatto pure il play, ma è un ruolo, quello alla Pirlo per intenderci, che va scemando perché serve di più gente che copra il campo. I gol sono l’evoluzione, la maturità. Mi sto riprendendo quello che gli infortuni brutti, ginocchio e piede, mi hanno tolto e non cerco alibi. Palladino mi dà libertà, posso tirare e inserirmi, ma serve rapidità, mai perdere un tempo di gioco”.