Continua a tenere banco la vicenda relativa al gol dell’Inter contro la Fiorentina viziato da una vista arbitrale. Nel caso specifico, la palla era ampiamente uscita dal campo, ma il gioco è continuato. Ad analizzare la vicenda è stato l’ex dirigente della Juventus Luciano Moggi che nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” ha affrontato diverse tematiche, parlando anche di Beppe Marotta. Queste le parole di Moggi:
“A San Siro non ci voleva un cannocchiale per vedere che il pallone era uscito di 30 centimetri, nonostante tutto è stato dato corner. Se quell’assistente avesse fatto lo stesso errore in una partita della Juve, tutti avrebbero parlato di un arbitro pagato dalla Juventus.
Quando si parla di Marotta che parla con i tifosi ritengo che non ci sia niente di male”. Esordisce Moggi commentando gli stralci dell’inchiesta relativa ai presunti rapporti tra il presidente dell’Inter e i tifosi coinvolti negli arresti dello scorso settembre:
“Non dobbiamo mica chiedere la carta d’Identità ai tifosi. Io ho parlato 100mila volte con loro quando ero a Napoli e in altre società poiché la Federazione punisce le società di calcio quando si verificano fatti come un’invasione di campo o un lancio di petardi. La responsabilità oggettiva è un tranello per le squadre di calcio poiché ti danno la responsabilità oggettiva di tutto quello che succede e ti lasciano in mano ai tifosi che vogliono i biglietti altrimenti potrebbero arrecare danni allo stadio. Il problema di fondo è che sarebbe meglio dare tutta la responsabilità alle società di calcio che si devono difendere da sole. Il discorso della pubblica sicurezza che va allo stadio e in prossimità delle curve non è neppure ipotizzabile”.
E aggiunge: “Lo stadio di proprietà del club è molto meglio rispetto all’impianto pubblico ma per costruirlo ci vogliono i soldi. Infatti gli stadi di proprietà privata in Italia sono pochi. Ha ragione De Laurentiis ha ragione quando dice che vuole costruirsi uno stadio nuovo, ovviamente deve avere i soldi e se ce li ha, ha tutte le ragioni per costruirlo. La Juventus ha pagato per costruirsi il suo stadio”.