Adli dipinge e inventa. Mandragora mette la firma su un gol-capolavoro (una volta si chiamavano eurogol), la Fiorentina vince il derby con l’Empoli. Ma – bisogna essere obiettivi – non rinuncia a soffrire. E, specie in quella porzione di secondo tempo vissuta a fari (troppo) spenti, ha anche rischiato di rovinarsi la giornata. Fazzini, con la sua rete, ha provato a mandare all’inferno la domenica viola, anche se alla fine (per fortuna) il suo lampo è servito più a riaccendere l’orgoglio viola che lanciare gli azzurri.
Il risultato? La Fiorentina rimane in piena bagarre nella corsa all’Europa e si prepara alla trasferta di domenica prossima a Roma, vero e proprio scontro diretto, che di sicuro dirà qualcosa di definitivo nell’euro-mischione da cui usciranno i nomi delle iscritte a Conference, Europa League e Champions. Senza Kean e Dodo e con Beltran e Folorunsho identificati e confermati come sostituti… inevitabili, Palladino non ha voluto rinunciare anche ad un’altra mossa, ovvero tenersi Fagioli fresco in vista del Betis e rimettere minuti nelle gambe di Adli.
Di sicuro – fino a quando il centrocampista ha avuto gambe – la scelta ha premiato Palladino. Il discorso, invece, come detto, si è complicato quando la Fiorentina ha iniziato ad accusare il solito… mal da piccole, soffrendo l’energia della disperazione dell’Empoli che si è messo a chiudere gli spazi a Gud e Beltran.
Detto questo – e a parte un paio di incursioni da brividi di Solbakken –, la Fiorentina ha saputo reggere, stringere i denti, sacrificarsi con un atteggiamento tattico che magari non è stato il massimo a livello emozionale, ma che alla fine è stato decisivo e utilitaristico per aggiungere alla classifica altre tre punti dopo i tre di Cagliari. Tutto questo senza super Kean e scusate se è poco. Lo riporta La Nazione.