L’appuntamento è fissato per stamattina alle ore 10, quando la squadra si ritroverà al Viola Park per il primo allenamento tattico in vista della semifinale con il Real Betis. Sarà allora che Moise Kean riprenderà confidenza a pieno col mondo viola dopo la spiacevole situazione familiare. Sull’argomento la Fiorentina ha fatto scendere una comprensibile cortina di fumo, in attesa magari che sia il giocatore a voler far chiarezza su quanto gli è successo.
Nel frattempo, la notizia che tutta Firenze attendeva è che il bomber ha finalmente fatto ritorno in città, con un volo atterrato a Peretola nella serata di ieri. Cappello in testa, cuffie alle orecchie e poca voglia di parlare per il classe 2000, che nonostante tutt’altri pensieri per la testa ha sempre seguito i suoi compagni, gioendo per i successi ottenuti su Cagliari ed Empoli. La domanda, però, da oggi è un’altra: potrà la punta – dopo sei giorni di inattività – rendersi disponibile per la partita al Benito Villamarin che vale la stagione? Un quesito di cui proprio Raffaele Palladino vorrà sincerarsi oggi, non appena incrocerà il suo capocannoniere per un faccia a faccia schietto.
Un confronto, al quale dovrebbe partecipare anche la dirigenza, per capire intanto con quale spirito Kean sia tornato a Firenze e poi in quali condizioni: non è infatti escluso che per l’attaccante lo staff tecnico abbia predisposto un mini-percorso di recupero per rimettersi al pari dei compagni.
La convocazione per la trasferta in Spagna, dunque, non è in dubbio ma qualche perplessità sulla presenza di Moise dal 1′ Palladino ce l’ha. Non è un caso che la prima opzione al vaglio dell’allenatore, nel caso in cui Kean non fosse in grado di partire titolare, è quella che porta alla conferma del tandem «leggero» delle ultime gare, quello composto da Gudmundsson e Beltran. Lo riporta La Nazione.