7 Aprile 2025 · Ultimo aggiornamento: 00:36

Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Nazione: “La Fiorentina esce da San Siro mordendosi le mani. L’esclusione di Cataldi porta fragilità”

Firenze, Stadio Artemio Franchi, 30.03.2025, Fiorentina-Atalanta, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Nazione: “La Fiorentina esce da San Siro mordendosi le mani. L’esclusione di Cataldi porta fragilità”

Redazione

6 Aprile · 09:48

Aggiornamento: 6 Aprile 2025 · 09:48

Condividi:

Si chiude con un capolavoro di Dodo che fa esplodere la panchina della Fiorentina...

Si morde le mani nella Fiorentina passata dalla gioia (assolutamente giustificata) dopo l’uno-due in 10 minuti contro un Milan molle, al pari incassato nella ripresa e la paura di andare gambe all’aria contro un Milan aggressivo e asfissiante. Nel mezzo c’è la notte – decisiva – di De Gea (ma anche quella di Maignan) che di fatto rende un sapore quasi accettabile a un 2-2 che racconta bene come, alla fine, viola e rossoneri si sono divisi i due tempi di un match incredibile.

Fiorentina in formato 3-5-2 a San Siro (in tribuna c’è Commisso) e con una formazione senza sorprese rispetto alla squadra che ha battuto l’Atalanta. Milan molto sbilanciato con Leao e Abraham supportati dalla spinta di Pulisic e gli spunti di Reijnders Milan che però appare in confusione e in meno di 10 minuti la Fiorentina lo prende a schiaffi. Vantaggio costruito da Gud: percussione centrale, palla al centro dalla linea di fondo che costringe Thiaw all’autogol. Raddoppio (tre minuti più tardi) con azione impostata da Mandragora, pallone raccolto da Dodo (lasciato solo che più solo non si può) che imposta per l’irruzione di Kean che con il suo primo gol in carriera a San Siro accende il numero 17 nella classifica dei bomber. Il Milan è colpito ma non affondato. Così (23′) Abraham manda in tilt la linea difensiva viola e fa nascere (bella la sponda con Pulisic) la rete che dimezza lo svantaggio. Conceicao mette un’altra punta, Jovic (fuori Musah). Dodo è un fulmine e manda in crisi gli schemi del Milan e a Theo Hernandez saltano i nervi. C’è anche il terzo pallone che finisce alle spalle di Maignan (pennellata di Ranieri), ma l’arbitro chiude prima il gioco per un fallo di Parisi su Pulisic.

La ripresa si apre con un pressing forsennato del Milan. Theo e Leao sono bravi a creare superiorità numerica e cercare la porta di De Gea che è costretto a trasformarsi in superero. Decisivi tre interventi a raffica: prima su incornata di Leao, quindi, su affondo di Reijnders e poi sulla ribattuta di Pulisic. Palladino cambia: via Gud e Cataldi per Beltran e Ndour. L’esclusione di Cataldi porta fragilità a centrocampo e il Milan ne approfitta: palla a scorrere per Jovic che prende il tempo a Marì: 2-2. La Fiorentina scricchiola e prova riaccendersi con una galoppata di Kean su cui Maignan imita uno dei miracoli di De Gea. Che torna subito in testa alla classifica dei… miracoli: stop a Theo. Si chiude con un capolavoro di Dodo che fa esplodere la panchina della Fiorentina, ma l’arbitro ricorda al brasiliano la posizione di fuorigico. Finisce qui. Fra rimpianti e paura. Insomma, 2-2. Lo riporta La Nazione.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Testata giornalistica | Autorizzazione Tribunale di Firenze n.6004 del 03/11/2015
Edimedia editore | Proprietario: Flavio Ognissanti | P. IVA: IT04217880717
CHI SIAMO

© Copyright 2020 - 2025 | Designed and developed by Kobold Studio