Ovvio dunque che il match che Ranieri e soci giocheranno nell’infuocato Stadion Z’dežele – davanti a tredicimila spettatori, di cui oltre mille in arrivo da Firenze – dovrà rappresentare un’opportunità per indirizzare da subito la qualificazione, che peraltro garantirebbe alla Fiorentina di raggiungere quota 10 milioni di euro totali in termini di premi Uefa (solo il passaggio del turno vale 2,5 milioni, da aggiungere ai circa 7,5 fin qui incassati dalla società di Commisso, esclusi gli introiti da botteghino e il market pool). Anche per questo la sensazione è che l’undici che scenderà in campo stasera sarà in parte modificato: certo, rispetto alla formazione che ha ha messo paura al Milan, qualche cambio ci sarà (il più scontato riguarda Marí, non convocato al pari di Ndour poiché non inserito in lista) ma non sembrano esserci in ponte troppi stravolgimenti, tranne che in attacco.
La conferma arriva dalla scelta del portiere, che sarà De Gea, ma anche in altri ruoli Palladino sembra orientato a dare spazio ad alcuni titolari: in difesa, assieme al ritorno di Comuzzo, dovrebbero essere confermati Pongracic e Ranieri mentre in mezzo al campo Dodo si gioca il posto con Moreno, con Adli pronto a tornare in campo dal 1′ (non accade dal 26 gennaio) assieme a Cataldi, Mandragora e Folorunsho adattato a sinistra. Davanti aria di rivoluzione con il tandem Zaniolo-Beltran e Kean in panchina. Lo scrive La Nazione.