La sensazione sempre più crescente è che Raffaele Palladino, anche domani contro l’Atalanta, sia intenzionato a mandare in campo la stessa formazione che prima della sosta ha distrutto la Juventus, regalando a Firenze una nottata da sogno. Oltre alle certezze sul piano tattico (il 3-5-2 varato a inizio marzo sta iniziando a dare i frutti più dolci), supportano questa tesi anche le buone notizie arrivate dai tanti giocatori impegnati con le rispettive Nazionali. Tutti protagonisti ma, in modo particolare, tutti tornati in ottima forma e con la voglia di far bene. Ecco perché in attacco non si prescinderà da Gudmundsson e Kean, due che hanno incantato nei giorni scorsi anche con le maglie di Islanda e Italia.
Ma non solo. Visto che, nonostante una rosa mai così lunga (all’appello per la gara contro la Dea mancherà solo Colpani, ancora alle prese con un problema al mesopiede) e un centrocampo più che folto (sono ben sette i giocatori che si giocano tre maglie), Palladino sembra avere già le idee chiare proprio per la mediana, con Cataldi confermatissimo in cabina di regia che sarà supportato da Mandragora (due gol nelle ultime due gare) e Fagioli, ormai un punto di riferimento del settore. Andando a ritroso si passa quindi alla difesa, dove permane il solito dubbio dei giorni scorsi: chi assieme a Marí e Ranieri completerà il terzetto arretrato? La logica vorrebbe che per marcare un elemento rapido come Lookman stavolta possa toccare a Comuzzo ma il ballottaggio con Pongracic è più che mai aperto. Lo scrive La Nazione.