
Un mezzofondista che sprinta e poi deve gestire un deficit di potenza, questo è sembrata la Fiorentina contro la Cremonese e il Twente riproponendo un atteggiamento già visto nella scorsa stagione. Niente da dire sull’inclinazione aggressiva del progetto di gioco – la squadra dovrebbe però avere la forza di chiudere le partite quando è nella sua versione devastante – un problema successivo però è stato ammesso dallo stesso Italiano: i cambi non hanno inciso come avrebbero dovuto, sia in campionato che nei playoff di Conference. E poi la difesa non ha risposto come avrebbe dovuto, un problema che dovrà essere risolto prima possibile e l’assenza di Igor ha messo in evidenza.
Gli errori di Quarta contro la Cremonese, lo sbandamento della linea contro il Twente (Biraghi ha tenuto in gioco Cerny, Nastasic lo ha rincorso quando era già lanciato). Italiano ha poi sottolineato un altro concetto che può essere considerato indicativo, in un momento di spettacolare concorrenza interna: «Prendiamo sempre gol al primo tiro». Non sembra granché come giudizio sui portieri, ma probabilmente è stato solo uno sfogo, perché davvero la tenuta difensiva ha mortificato gli sforzi della squadra. E poi il centrocampo, che senza Bonaventura perde molta della sua qualità. Proprio quella che dovrebbe aggiungere la nuova mezzala. Lo scrive La Nazione.
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