Non è mai una partita qualunque. Non lo è mai stata.
Spesso ci siamo dovuti sorbire l’etichetta “provinciali” senza un motivo. Perché per loro, questa partita la sentiamo solo noi.
Ma in realtà non è così, basta vedere la faccia di Gigi Buffon durante la partita per capirlo, oppure la sfilata di Nedved con i capelli a vento, che scende in maniera veloce verso gli spogliatoi, forse più per vergogna che per rabbia.
Quella stessa vergogna che a volte abbiamo provato noi, nell’uscire sconfitti in malo modo dallo stadium.
Per raccontare le sensazioni del tifoso medio fiorentino di ieri sera non basterebbe ne un articolo, ne un memoriale.
Ieri sera dopo il primo goal di Vlahovic e l’espulsione di Cuadrado, è iniziata una vera e propria apnea che è durata fino al goal del 0-3 di Caceres.
Solo in quel momento le coronarie dei tifosi viola hanno rallentato, e l’estasi è prevalsa.
Un estasi che nei nostri occhi e nella nostra mente era ferma al 4-2 di Rossi & co e di Gomez e Salah proprio allo stadium.
Ma questa è una vittoria totalmente diversa, quella squadra proponeva un calcio champagne e la Fiorentina di quei tempi (nemmeno troppo lontani) vantava una rosa e dei risultati che nulla hanno a che vedere con la Fiorentina di oggi.
Non vincevamo una partita da tempo immemore, venivamo da prestazioni deludenti, e nessuno di noi si sarebbe aspettato quello che è successo.
Quella di ieri sera non è stata una semplice vittoria, è stata la vittoria del gruppo contro il singolo. Non è sfuggito a nessuno infatti il trattamento che i giocatori della Fiorentina hanno riservato al loro ex compagno Chiesa. Biraghi che lo attacca e lo punta, Ribery che lo va a cercare e gli mostra come si muove il pallone,Igor che va giù a muso dire a gridargli che sta sempre a terra.
Non sono solo i 3 gol a far godere il tifoso viola, ma l’umiliazione rifilata a 360 gradi.
La galoppata di Vlahovic, la super partita di Ribery, la fluidità di gioco. Tutti elementi che si sono mescolati in 90 minuti epici.
L’espulsione giusta di Cuadrado, i rigori (forse uno) non dati alla Juventus, il doppio giallo non dato a Borja Valero.
Ecco questa è la vittoria che qualsiasi tifoso di qualsiasi squadra vorrebbe vedere contro la Juventus.
Da sempre squadra più odiata, un po’ da tutti, anche se “l’esclusiva “ c’è l’abbiamo noi!
Gli episodi che hanno portato a tutto questo rancore sono tanti e nemmeno mi va di ripercorrerli, oggi tocca solo festeggiare e prenderci questi auguri di Natale che la squadra ha deciso di farci in un modo quasi irreale.
Sono stati 90 minuti di “manicure orale” man mano che passavano i minuti, la tensione andava ad affievolirsi e la mente diceva : “ma sta accadendo davvero?” E giù ancora con le mani portate alla bocca in un misto di nervosismo, ansia e felicità.
Ricorderemo sempre questa vittoria, di fatto entrata già nella nostra storia.
Prandelli ha fatto un capolavoro tattico e può essere che questa sia la molla che facci scattare ed accendere i giocatori che fino ad oggi non avevano inciso come dovevano.
Ripartiamo da qui, da questa vittoria storica, da questa voglia di attendere il 90 per felicità è non per dire : “ ma quando finisce questo strazio?”
Il 3 gennaio contro il Bologna, la prova del nove, sperando di lasciare nei nostri occhi ancora ed ancora, emozioni puramente Viola!
#totalmentedipendente
di Francesco Pistola