Tanto fumo, niente arrosto. Si può riassumere cosi il campionato del Toronto in MLS, la squadra canadese si è resa protagonista di una grande campagna acquisti in terra italiana con gli arrivi dalla serie A di Bernardeschi, Insigne e Criscito convinti a suon di grandi promesse e contratti ricchissimi, l’ex Fiorentina ha firmato un contratto da 6 milioni di euro netti a stagione (con bonus ricchissimi annessi) mentre per Insigne l’ingaggio prevede quasi 9 milioni di euro a stagione per 3 anni. Criscito si è dovuto “accontentare” a 35 anni di un ingaggio di 3 milioni a stagione per due anni.
Ma oltre a questi contratti ricchissimi c’è stato poco altro per gli italiani in Canada, i risultati sono stati fallimentari e la classifica racconta di sconfitte a ripetizione ed obiettivi nè raggiunti nè tantomeno sfiorati. Il Toronto è penultimo in classifica a due partite dalla fine del campionato, due partite ormai inutili sotto tutti i punti di vista.
Vedendo i video e le sceneggiate social di Bernardeschi magari qualcuno si era immaginato un cammino vincente e meraviglioso ma non c’è stato tutto nulla di tutto questo, anzi si tratta di un vero e proprio fallimento tecnico. Solo il regolamento salva gli italiani dato che in MLS non sono previste le retrocessioni, e meno male. Altrimenti con quegli ingaggi sarebbe stata dura andare a giocare nella serie B canadese. Oltre l’umiliazione di aver fatto la scelta sbagliata, accontentando solo il portafoglio e mettendo da parte il calcio vero.
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