8 Aprile 2025 · Ultimo aggiornamento: 21:15

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Palladino ha cambiato modulo e adesso Zaniolo non gioca più, il riscatto obbligatorio è quasi saltato

Firenze, Stadio Artemio Franchi, 16.02.2025, Fiorentina-Como, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

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Palladino ha cambiato modulo e adesso Zaniolo non gioca più, il riscatto obbligatorio è quasi saltato

Redazione

22 Marzo · 13:59

Aggiornamento: 22 Marzo 2025 · 13:59

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Il riscatto obbligatorio scatta se Zaniolo dovesse giocare, da qui alla fine della stagione, 9 partite con almeno 45 minuti

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, quella di Amici mai di Antonello Venditti è una frase ormai entrata nel linguaggio comune e, più di una volta, anche abusata. Ma dobbiamo ammettere che calza a pennello con il rapporto fra Zaniolo e la Fiorentina. Sei anni nel settore giovanile viola, poi l’addio nel 2016 direzione Entella e l’approdo all’Inter, il resto è storia nota. Eppure, da quel giorno, Zaniolo e la Fiorentina hanno continuato a corteggiarsi di sessione di mercato in sessione di mercato. Voci, sondaggi, interessi, strizzate d’occhio, trattative saltate all’improvviso e, quasi dieci anni dopo, la sintesi: Zaniolo torna davvero alla Fiorentina. Ma la sensazione è che la seconda volta non sia bella come la prima.

“Ho ritrovato casa”. Così si è presentato il classe ’99 alla stampa nel giorno del suo ritorno alla Fiorentina lo scorso gennaio. Dopo sei mesi turbolenti all’Atalanta, il Galatasaray ha risolto il prestito coi bergamaschi e la Fiorentina si è accollata la medesima formula con cui Zaniolo si era accasato in nerazzurro. Prestito con obbligo di riscatto al raggiungimento del 60% delle presenze (da almeno 30 minuti) fissato a 15,5 milioni. Un riscatto che oggi, nonostante le premesse, sembra sempre più lontano. Con Zaniolo che a breve potrebbe essere costretto a lasciare di nuovo quella che lui stesso ha definito “casa”.

Al momento, sono i freddi numeri ad inchiodare l’ex Roma con soltanto 3 presenze su 8 contabilizzate in ottica riscatto e con una prospettiva che oggi lo vede scivolato in fondo alle gerarchie viola. Tutta “colpa” del nuovo assetto tattico scelto da Raffaele Palladino che, dopo aver passato diversi mesi col 4-2-3-1 (modulo conegniale alle caratteristiche di Zaniolo), ha virato verso un più solido 3-5-2 che gli sta garantendo diverse soddisfazioni.

Al momento, però, ipotizzare una collocazione per lui è piuttosto arduo. Kean è insostituibile e Zaniolo ha già fatto vedere di non avere le carte in regola per sobbarcarsi tutto il peso dell’attacco. Discorso simile per Gudmundsson che, dopo mesi difficili, ha ingranato la marcia giusta e oggi è titolare inamovibile dietro all’ex Juve. Non solo, perché per quel ruolo è in lizza anche Lucas Beltran, calciatore con caratteristiche che piacciono parecchio a Palladino.

E allora Nicolò? Per Zaniolo sarà dura ritagliarsi spazio da qui a fine stagione. I 12 minuti raggranellati nelle ultime tre partite lo testimoniano in maniera piuttosto evidente. Se davvero vuole che Firenze resti la sua casa, dovrà trovare il modo di convincere Palladino di meritarsi un posto. Altrimenti, l’amore tra lui e la Fiorentina sarà destinato a finire per la seconda volta, col sapore più della minestra riscaldata che della passione bruciante di un attesissimo ritorno. Lo scrive Calciomercato.com

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