Direttamente da Moena le prime parole di Stefano Pioli da allenatore della Fiorentina. Ecco cosa ha detto in sala stampa:
Sul mercato? La mia filosofia è chiara, un ciclo si è chiuso e ne vogliamo aprirle un altro. A me è stata promessa una squadra competitiva e l’avremo. Spero di avere una squadra completa il prima possibile ma so anche che la fretta non è mai consigliera. I giocatori devono essere orgogliosi di indossare questa maglia e di voler far parte di un progetto competitivo
Lo scenario che ti era stato proposto era questo? Sapevo che dovevo affrontare delle situazioni personali difficili, quelli che rimangono o verranno devono solo essere fieri di essere qua.
Sai se qualcuno vuole andare via, tipo Kalinic? Ho parlato con i calciatori dopo la mia presentazione e nessuno mi ha detto di voler andare via. Ho bisogno di vedere le persone negli occhi però e spero di conoscere tutti al meglio. Voglio capire chi ci crede e quale sarà il nostro obiettivo.
Quali sono i giovani migliori e si sente di portare entusiasmo? Mi dispiace che ci sia del malcontento o preoccupazione, la fiducia nella vita va conquistata. Lavoreremo bene per far vedere che ci siamo. I giovani lavorano bene e quando farò la formazione prenderò tutti in considerazione.
Opinioni sui difensori? Che ne pensa sulla vicenda Vecino? Kalinic cosa deciderà? Hugo e Gaspar ancora devo capirli, è normale, siamo solo all’inizio. Gaspar è molto intelligente e è questo che mi piace. Voglio giocatori che sappiamo cosa fare prima che si svolga l’azione. Con Vecino ci ho parlato e sto iniziando a capirlo. Lo ritengo molto forte e lo volevo addirittura alla Lazio. Ha molte caratteristiche e ha del potenziale enorme. Vecino è fondamentale per me. Kalinic lo aspetto e lo ritengo fortissimo. Mi piacerebbe allenarlo ma devo capire cosa vuole.
Chi sarà il leader, il capitano? Quale sarà il modulo? Sul capitano ho le idee chiare ma ancora devo conoscere tutti. Sono abituato a lavorare e so che durante l’anno possono cambiare tante cose. Vedremo quando ci saranno tutti.
Bernardeschi? Saponara quando si unisce al gruppo? Amo avere degli esterni abili che non diano punti di riferimento. Cerchiamo queste caratteristiche. Saponara lo dobbiamo aspettare ancora un po’, ma è forte e ci serve perché deve mandare in gol gli attaccanti.
Che lavoro avete in testa per partire forte? Se lo aspettava questo “no” di Bernardeschi? Con Federico ci ho parlato e gli ho detto quali erano le mie idee e le mie motivazioni. Io voglio allenare persone forti e è normale che voglia sia lui che Federico. Normale che ci prepariamo per partire forte ma ci alleneremo anche per esser competitivi durante l’anno e per essere pronti a tutto.
La preoccupa la vendita della società? Non sono preoccupato, la società mi ha cercato e io l’ho voluta tantissimo. Nell’ultimo anno è venuto fuori qualche dissapore ma spero che ne futuro ci sia compattezza.
Quanto contano le motivazioni in questo momento difficile? Quando ho scelto la Fiorentina sapevo che non sarebbe stato facile. Per me conta da ora in poi, il passato non m’interessa. Giusto che dei gioctori siano più ricordati, ma finita una cosa ne parte un’altra, quello che conta è la Fiorentina. Spero che da Agosto, quelli che allenerò, siano i giocatori più forti che io abbiamo mai allenato. Voglio gente vogliosa perché questa è una maglia importante e si deve essere orgogliosi di indossarla.