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Pizarro scherza: “Rifarei la finale col Napoli, se Ilicic avesse segnato non saremmo usciti dallo stadio”

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Pizarro scherza: “Rifarei la finale col Napoli, se Ilicic avesse segnato non saremmo usciti dallo stadio”

Redazione

13 Marzo · 13:48

Aggiornamento: 13 Marzo 2025 · 13:51

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Pizarro ha parlato del suo passato con la Fiorentina, rimembrando la finale di Coppa Italia persa contro il Napoli e svelando alcuni aneddoti

L’ex centrocampista della Fiorentina David Pizarro è passato nello studio di Radio Bruno, intervenendo ai microfoni del Pentasport. Il Pek, che ha vestito la maglia viola dal 2012 al 2015, ha parlato del suo passato a Firenze. Queste le sue parole:

Sui suoi anni a Firenze e la finale di Coppa Italia: “Faccio avanti e indietro dal Cile, ma torniamo spesso e volentieri in Italia. Tornare a Firenze è bellissimo, qui ho passato 3 anni stupendi, anche a livello umano. Ci siamo tolti delle soddisfazioni importanti, ma rifarei la finale di Coppa Italia, abbiamo vissuto delle cose che non c’entrano nulla con un campo da calcio. Io ormai pensavo di farmi la doccia, invece poi ci hanno fatto giocare e siamo entrati imbambolati, andando sotto subito. Se Ilicic avesse pareggiato non so se saremmo usciti dallo stadio.”

Sulla Champions e il suo ruolo: “Ora vanno 5 squadre in Champions, prima arrivavamo sempre quarti. Il 2012 è stato l’anno in cui mi sono divertito di più, era una squadra tutta nuova ma eravamo molto uniti. All’Udinese giocavo sulla trequarti, poi con Spalletti ho tirato fuori il meglio da regista. In Italia è cambiata la musica, mi dovevo adattare al calcio italiano, avevo delle responsabilità e non volevo tradire nessuno. Il ruolo che facevo io sta sparendo, si cerca di più l’incontrista. Si sta perdendo un po’ la fantasia, e di conseguenza anche la bellezza del gioco. Il campo ti dà esperienza, ti fa capire determinate cose.” 

Su Montella e Mati Fernandez: “Montella non era molto imbottonato, si incazzava anche nel riscaldamento. Mati Fernandez era un giocatore atipico, era un buono, non sembrava neanche un calciatore. Ma era fortissimo, ha vinto il pallone d’oro sudamericano nel 2006, in quei 3 anni si divertì molto anche lui.”

Sulle partite più belle con la Fiorentina: “Abbiamo fatto tante belle partite, andammo vicini alla perfezione contro l’Inter, nella partita del coro ‘Il pallone è quello giallo’. Nel 4 a 2 con la Juve eravamo morti fino a 20 minuti dalla fine, poi abbiamo ribaltato quella corazzata di Conte. Questo dimostra quanto eravamo forti, poi ci avevano fatto la mitraglia. Mi fece effetto la gente che piangeva, erano in tanti. Quel pomeriggio era una bolgia, capii che era una partita diversa. Appena entri a Firenze ti dicono proprio questo “Mi raccomando con la Juventus”.

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