L’ex c.t della Nazionale e ed ex allenatore della Fiorentina, Cesare Prandelli, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport, dove ha parlato del lavoro svolto fin qui da Thiago Motta a Bologna, paragonando il tutto con la sua parentesi a Firenze. Ecco un estratto:
“Lavora sui concetti di gioco e non sulle situazioni ripetute, schematiche, di quelle per intenderci che se ti va male uno schema salta tutto. Non è un calcio schematizzato ma un calcio concettuale. E ogni giocatore in possesso ha 3-4 possibilità differenti. Mi spiego: chi ha la palla riesce ad avere due passaggi possibili e sicuri ai propri fianchi ma anche uno in profondità breve o lunga. Lo capisci per bene guardando la sua squadra dall’alto: ed è anche per questo che le avversarie non hanno ancora capito come funziona il suo gioco, perché sono tante le soluzioni, i cambi di ruolo, l’occupazione dei settori. Vero è che qualche schema lo ha anche lui, ma non è mai uguale a se stesso. Per questo, per me, Thiago è il vero innovatore del campionato. Andrà via a giugno? Beh, non so. Vedo però che la città sta godendo davvero, che il club valorizza i propri investimenti fatti bene e che magari ci sarà uno sbocco in Europa. Successe anche a me in passato, ero convinto che con quella Fiorentina costruita negli anni si potesse andare molto avanti, vincere. E rimasi”.
LEGGI ANCHE: LA FIORENTINA, UNA SQUADRA SENZA PUNTI DI RIFERIMENTO
1 commento su “Prandelli: “Motta via a giugno? Non so, ma io rimasi alla Fiorentina perché convinto dal progetto””