Scrive Repubblica, prima partita da ex per Federico Chiesa, sembra sia passata un’eternità dall’esordio del classe ’97 in maglia viola, quando Sousa lo aveva schierato un po’ a sorpresa, titolare, proprio a Torino contro la Juventus alla prima di campionato. Un rapporto che sembrava destinato a grandi cose quello tra il figlio d’arte e la Fiorentina, poi, invece, i rumors di mercato, l’arrivo di Rocco Commisso, il braccio di ferro e quell’anno di convivenza sotto la guida prima di Montella e poi di Iachini, con Chiesa che per la prima volta raggiungerà la doppia cifra ( 10 gol) in campionato.
Un anno particolare per lui, tra silenzi e musi lunghi, sfociato nella cessione proprio alla Juventus. Non si è lasciato bene, Federico, dalla città che l’ha scoperto, con Chiesa che in questi tre anni non era mai tornato al Franchi a causa di acciacchi, infortuni seri, e convocazioni saltate all’ultimo secondo. I tifosi viola non gli hanno mai perdonato soprattutto quell’ultimo anno insieme, dove pareva esprimersi sotto ritmo, come se aspettasse soltanto il momento giusto per rompere e firmare coi bianconeri.