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Labaro viola: il mondo viola minuto per minuto
Rigore sotto la ferrovia e doppietta sotto la Fiesole. E adesso?

Firenze, stadio A.Franchi, 31.10.2021, Fiorentina-Spezia, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Lo Scugnizzo Viola

Rigore sotto la ferrovia e doppietta sotto la Fiesole. E adesso?

Francesco Pistola

31 Ottobre · 20:56

Aggiornamento: 31 Ottobre 2021 · 20:56

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le ali le abbiamo, dobbiamo solo imparare a volare

E adesso Vlahovic ci ha zittiti tutti con una favolosa tripletta. Rigore, sinistro e destro, tripletta e pallone a casa.

E fin troppo forte questo Vlahovic è forse è per questo che rosichiamo nel saper che andrà via. Ed è per questa stessa ragione che quando sbaglia lo infamiamo, perché alla fine, la verità è che noi dentro stiamo morendo.

Firenze, stadio A.Franchi, 31.10.2021, Fiorentina-Spezia, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Siamo distrutti dalla notizia che dopo aver ritrovato un bomber, che mancava da anni, tra poco lo dovremo salutare. Sperando che vada in qualunque squadra tranne che in quella innominabile.

E quindi è per questo che rosichiamo e ne parliamo male, ma alla fine lui è sempre lì, pronto a punirci ed a zittirci a suon di gol.

Soffriremo parecchio l’assenza di Vlahovic, ma dobbiamo abituarci a questo pensiero, perché nel calcio di oggi, i sentimenti sono pura utopia. Andremo avanti così, infamandolo ed osannandolo, a giorni alterni, ma lui troverà sempre il modo per zittirci, senza nemmeno avere il bisogno di portare il dito al naso, perché lui ci zittirà sempre a suon di gol, e se quei gol ci riporteranno in Europa, poco importa se alla fine andrà via.

Non vorrei strizzare l’occhio a Sconcerti, ma forse ha ragione quando dice che questa Fiorentina allo stato attuale può offrire poco al serbo. Vlahovic è un giocatore che si sta completando giorno dopo giorno, e forse merita qualcosa di più. Ma se la società invece, riuscisse a costruire una squadra forte intorno al serbo, io penso che non sarebbe da escludere, quanto meno, un ripensamento.

Se così non sarà, pace. C’è ne faremo una ragione.

Firenze, stadio A.Franchi, 31.10.2021, Fiorentina-Spezia, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Archiviata l’estasi/odio per Vlahovic, passiamo alla squadra, che oggi ha saputo riscattare la brutta prestazione dell’Olimpico. Una Fiorentina ben disposta in campo, che ha recuperato anche Castrovilli, che oggi è tornato a dimostrare di avere numeri importanti, certo ancora lontano da quello ammirato anni fa, ma la strada è quella giusta.

Oggi la squadra ha giocato bene ed ha saputo soffrire quando c’è ne stato il bisogno. Penso ai primi 35 minuti dove provavamo a spingere ma sbattevamo sul muro spezzino. L’abbiamo sbloccata con un rigore, il dodicesimo consecutivo di Dusan, che  dal dischetto è implacabile. Poi è salito in campo il maestro Saponara che ha regalato tocchi e tacchi da campione, come il tacco per Odriozola, che ha servito a Vlahovic la palla per il 2-0. Bonaventura ha fatto la solita partita di sostanza e spinta, offrendo a Callejon la palla per servire il 3-0 sui piedi ancora di Vlahovic.

Una partita perfetta, basta vedere il gran salvataggio di palla di Terracciano su retropassaggio killer di Quarta. In quell’occasione, Pietro non ha solo salvato la palla da un possibile corner, ma con il suo pronto rilancio ha dato il via all’azione del definitivo 3-0 viola.

18 tiri o giù di lì la media dei tiri in porta oggi dei viola. Che con un po’ di fortuna in più avrebbero potuto vincere questa partita almeno 5-0, vedi le occasioni per Odriozola di esterno destro con susseguente caduta, e vedi colpo di testa di Maleh uscito di pochissimo.

Insomma, un altro piccolo capolavoro di Italiano. Capolavori però che non sempre riescono. Perché ad oggi questa Fiorentina è ancora troppo altalenante. Con le piccole, esclusa Venezia ha sempre vita facile, e con le grandi, esclusa l’Atalanta fa sempre più fatica. Perché contro le grandi manca sempre il giocatore che ti inventa, che ti risolva, e ad oggi questi giocatori in viola sono sempre pochi.

Resta il fatto che il gioco di Italiano da solo fa già molto. Chi ha l’occhio lungo avrà capito che il gioco di Italiano si sviluppa molto di più sulla manovra corale che nelle singole giocate dei singoli. Ma quando la partita risulta essere bloccata, e li che serve l’estro e l’intuizione del singolo.

Non vorrei essere ripetitivo e risultare fin troppo contro la società, ci mancherebbe, ma altri due o tre innesti a chi dispiacerebbero?

Il Vlahovic e la squadra ammirata oggi, ci fanno ben sperare, ma vivere con la consapevolezza che il serbo andrà via fa tanto male, ecco perché la società dovrà dare un segnale molto forte, quando Dusan partirà. Ho appreso di un Commisso disposto a fare investimenti importanti. Non cambi idea presidente, ci conto tantissimo, e come me una tifoseria intera.

Non è mai troppo tardi per fare il grande passo. Le basi ci sono, le ali le abbiamo, dobbiamo solo imparare a volare.

Lo scugnizzo viola

Le parole di Mr Italiano

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