Nel comunicato ufficiale la Lega ha motivato il rinvio dei match «con il susseguirsi di numerosi interventi normativi urgenti da parte del Governo per rispondere a questa straordinaria
emergenza a tutela della salute e della sicurezza pubblica», ma a spingere verso questa decisione ci sono stati anche altri quattro fattori: 1) il no definitivo del presidente della Regione Friuli a disputare ieri anche a porte chiuse Udinese-Fio- rentina, 2) l’esigenza di tutelare gli abbonati e coloro che avevano già acquistato i biglietti per gli incontri poi “blindati”, 3) la volontà di salvaguardare incassi importanti per le società coinvolte, 4) l’interesse di dare un’immagine positiva del nostro calcio nel mondo: vedere Juve-Inter giocata nel deserto in un’ottica di valorizzazione dei diritti tv per l’estero sarebbe stato un autogol. Tutto vero, ma a questa decisione si è arrivati troppo tardi. A riportarlo è Il Corriere dello Sport.