Il designatore degli arbitri, Nicola Rizzoli ha tracciato un bilancio della prima giornata vissuta con il VAR in campo. Qualche polemica c’è stata a San Siro, dove Tagliavento non ha controllato di persona il video del fallo commesso da Miranda su Simeone che non è stato sanzionato: “Il controllo va fatto, ma dovrà diventare silente. A Milano è passato troppo tempo e a quel punto per trasparenza era giusto renderlo pubblico…Sicuramente Paolo avrebbe potuto anche andare al monitor, ma non sarebbe cambiato il risultato: quel contatto può essere interpretato in modo soggettivo e quindi non è un episodio chiaro, condizione essenziale per il ricorso alla tecnologia. Ma agli occhi degli spettatori il fatto che l’arbitro in campo vada a controllare il replay è più rassicurante. Perché è lui che decide, non il Var”.
Da Rizzoli arriva anche una risposta al club manager della Fiorentina, Giancarlo Antognoni, che ha parlato di “mancanza di rispetto” nei confronti dei viola: “Questo è un termine che non posso accettare: nessuno manca o ha mancato di rispetto. Come ho spiegato, Tagliavento poteva anche non rivedere il replay perché aveva ritenuto non punibile il contatto. E il Var ha valutato non fosse un chiaro errore. È tutto previsto dal protocollo, sul discorso che possa essere opportuno rivederlo in certe situazioni ne parleremo e faremo tesoro delle esperienze. Siamo all’inizio e qualche sbavatura potrà pure esserci. Quello che da parte nostra non ci sarà mai è proprio la mancanza di rispetto”.
La Gazzetta dello Sport