Lo Stadio Arechi di Salerno, casa della Salernitana, sarà ristrutturato. Una spesa di 95 milioni di euro tutti a carico della Regione Campania. In pratica, cosi come a Firenze, lo stadio della squadra della città verrà rifatto a spese dell’ente pubblico. Storie e percorsi diversi, dato che per il Franchi è stata una scelta pressochè obbligata (in alternativa alla mancata possibilità di un impianto di proprietà) perchè considerato un monumento ma in conclusione, sia a Salerno che a Firenze, si tratta in entrambi i casi di 2 stadi che verranno rifatti con fondi pubblici.
La differenza però sta nella soluzione che i comuni di Firenze e Salerno hanno pensato durante i lavori: da una parte c’è il comune di Firenze e la Regione Toscana che hanno deciso di passare alla Fiorentina la “patata bollente”. Ovvero tocca alla società viola pagare un eventuale stadio provvisorio e cercare delle soluzioni alternative perchè rimasto senza impianto dove giocare le partite di casa. Obbligata a non poter utilizzare il Franchi nel corso dei lavori, vale a dire 2 anni, nelle stagioni 2024/2025 e 2025/2026.
Dall’altra però la Regione Campania si impegna a pagare l’eventuale stadio provvisorio ed hanno lasciato piena libertà alla Salernitana di decidere se continuare a giocare o meno all’Arechi nel corso dei lavori oppure di andare a giocare in un’altra città (opzioni Bari e Benevento). Una scelta che spetta solo alla Salernitana che ha più opzioni a disposizione sul tavolo. Una bella e grande differenza rispetto a Firenze e alla Fiorentina
Queste le parole del governatore De Luca: “Dovremo decidere con la società e i tifosi come procedere per i lavori. A seconda di come si decide, il cantiere può durare da un anno e mezzo a dieci anni. Sarà una scelta che dovremmo fare d’intesa con la tifoseria e la società. Il progetto definitivo arriverà a gennaio. Prevederemo il triplo turno per l’impresa, sulla scia del nuovo Ruggi. Si lavorerà anche di notte, come per il Ponte Morandi di Genova. Chi si aggiudica la gara dovrà realizzare anche il progetto esecutivo. Contiamo di aprire il cantiere a giugno. Bisogna decidere dove giocare questo campionato: se si decide per un altro stadio, ci sono disponibili Bari e Benevento. L’altra è trovare una struttura provvisoria, la regione deve fare un ulteriore investimento. Noi abbiamo uno stadio carico di storia che è il Vestuti dove abbiamo passato anni di eventi sportivi. Se ne cade a pezzi, ora ci sono solo attività minimali. Se decidiamo di non muoverci da Salerno, dobbiamo fare un investimento per il Vestuti con il restyling della tribuna, l’acquisto o l’affitto di tribune da smontare”
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