Riccardo Saponara, ex giocatore della Fiorentina, ha così parlato a La Gazzetta dello Sport: “Attualmente sono svincolato: ho risolto da qualche settimana il contratto con l’Ankaragucu e ora aspetto l’estate per valutare nuove opportunità per ripartire. Da anni volevo fare un’esperienza all’estero: a gennaio 2024 mi ha chiamato Emre (l’ex Inter, ndr ) all’epoca allenatore dell’Ankaragucu e non ci ho pensato due volte. Lo conoscevo di fama prima, poi l’ho ritrovato da avversario in Conference con la Fiorentina quando allenava il Basaksehir. Era rimasto colpito da me e mi ha voluto con sé. Umanamente una grande esperienza. Calcisticamente una delusione: retrocessione, ambiente caotico, progetto confuso. Peccato. Mi prendo questi tre mesi per allenarmi e intanto studio calcio. Dal Bologna di Italiano, mio ex allenatore, al Marsiglia di De Zerbi. Ma anche Como e Barça: rivedo le partite su Wyscout.
Napoli? Maurizio Sarri mi aveva chiamato, ne parlai con l’Empoli e preferii restare: avevo bisogno di giocare. Sicuramente è stato un crocevia della mia carriera, ma in quel momento ero convinto di aver preso la decisione giusta. Astori? Ogni giorno mi rendo conto dell’impatto che ha avuto sulla mia vita e su quella di tutta la squadra. Un punto di riferimento non solo per lo spogliatoio, ma per l’intera città. Sono stati 7 anni speciali a Firenze, mi sono sentito amato e apprezzato come uomo, prima ancora che come calciatore. Ci torno spesso, ho ancora casa e adoro tutto di questa città, soprattutto i musei. Diciamo che a Firenze è venuto naturale sviluppare l’altra mia altra grande passione: l’arte. Sogno? Un viaggio in Giappone, ne parlavo sempre con Davide Astori che ci era stato con la sua famiglia. Glielo devo”.