Mario Sconcerti, opinionista ed ex direttore generale della Cecchi Gori Group, è intervenuto a Pentasport, trasmissione di Radio Bruno, per commentare lo scontro Commisso-stampa. Ecco le sue parole:
“Conosco bene la stampa fiorentina, ne faccio anche parte, e so che non c’è stata nessuna offesa nei confronti di Commisso. La posizione del giornalista è una posizione precaria al giorno d’oggi, nessuno avrebbe il coraggio di offendere sapendo di non avere un’azienda in grado di sostenerlo in sede civile. Semmai le offese gli arrivano dai commenti sui social, ma quelli li scrivono i tifosi, mica la stampa; non oso immaginare a come potrebbe aver reagito quest’anno con i tifosi allo stadio, visto che le offese gli sarebbero probabilmente arrivate dagli striscioni e dai cori dei tifosi. Il problema è che Commisso vorrebbe essere adorato e non giudicato, confonde la mancanza di adorazione con un’offesa, lui pensa che con tutti i soldi che ha investito nella Fiorentina dovrebbero adorarlo tutti. Noi lo abbiamo adulato per un anno e mezzo, pensavamo che dopo tutto questo tempo potessimo smettere, e invece a quanto pare no. Lui giudica il giudizio un’offesa, ma non è così“.
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