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Scugnizzo viola: “Con un pizzico di fortuna, sarebbe stata un’annata da incorniciare. Facciamo la squadra ad Italiano”

Lo Scugnizzo Viola

Scugnizzo viola: “Con un pizzico di fortuna, sarebbe stata un’annata da incorniciare. Facciamo la squadra ad Italiano”

Francesco Pistola

12 Giugno · 14:57

Aggiornamento: 12 Giugno 2023 · 15:00

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Annata amara condita da troppa sfortuna

Se questa stagione fosse stata un film dell’orrore, il protagonista sarebbe stato senz’altro il tempo. Quel tempo maledetto e beffardo, che nel nostro caso ci ha punito sempre all’ultimo secondo.

Penso alla finale di coppa Italia primavera, penso allo scudetto primavera e permettetemi di ringraziare Mr Aquilani, e penso soprattutto alla finale di Conference.

Se a Basilea quelli dell’ultimo secondo siamo stati noi, a Praga è andata diversamente. Sul perché di un gol preso al novantesimo ci sarebbe fin troppo da disquisire, ma parliamoci chiaro, qui nessuno di noi possiede i titoli per poter parlare in modo professionale di calcio.

Questo è un compito che spetta strettamente agli uomini di calcio. Ho sentito di tutto sul perché del gol preso all’ultimo dal WestHam, ma nessuna di tutte le teorie mi ha affascinato più di tanto.

Io in primis pensavo che quella linea alta della difesa al novantesimo fosse errata, ma poi qualcuno che il calcio lo mastica realmente mi ha detto che sul rinvio del nostro portiere, la linea doveva essere proprio così come era, alta.

Allora quindi sono passato ad analizzare i singoli movimenti, e un po’ come tutti, sono giunto a conclusione che forse la colpa sia a metà tra Igor e Biraghi.

Dopodiché ho cercato di analizzare un po’ tutta la nostra annata, ed ho capito che al di la degli errori dei singoli, quest’anno siamo stati davvero sfortunati.

Certo prendere lo stesso gol per tutto l’anno con rinvii del portiere avversario o con imbucate a centrocampo non può essere tutta colpa della sfortuna, sicuramente qualcosa a livello difensivo non ha funzionato.

Anche in attacco, non abbiamo fatto faville. La nostra forza, quella che ci ha fatto raggiungere due finali e consolidare l’ottavo posto, è stata il gioco.

Un gioco che ha plasmato il nostro allenatore, il vero top player quest’anno è stato lui. La cosa che mi ha fatto più piacere sentire all’interno della conferenza fiume del presidente Commisso, forse è stata proprio la conferma in primis dell’allenatore, ed il fatto che la squadra sarà costruita sotto le sue direttive.

Chi meglio di lui può sapere dove è che servono rinforzi?

E’ stata un annata strana, definirla di alti e bassi forse è troppo sintetico. Italiano era alla sua prima stagione con il doppio impegno europeo, e forse ha pagato lo scotto dell’inesperienza, ma devo ammettere che si è rimesso subito in piedi, dopo i primi sganassoni.

Ha saputo rialzare un gruppo che a febbraio era a pezzi. Il cammino in coppa Italia e Conference ha fatto il resto.

Sono ampiamente d’accordo con il nostro direttore di testata quando in un suo video su passione Fiorentina, ha detto: “La Fiorentina non ha perso due finali perché ha Italiano, la Fiorentina ha giocato due finale perché ha Italiano.”

Ecco, io penso che dobbiamo ripartire proprio da qui, dal nostro allenatore e fargli una squadra che valorizzi al massimo il suo lavoro.

Vi ricordo giusto per rinfrescare la memoria che quest’allenatore si è giocato due finali con due squadre dal valore quasi triplo alla sua.

Consigli per gli acquisti

Se è possibile oltre ai rinforzi, io comprerei anche un po’ di quella che noi a Napoli chiamiamo: “A Ciorta“, che tradotta letteralmente significa fortuna, ma se uno la traduce ancora meglio diventa fortuna e benedizione.

L’anno prossimo abbiamo bisogno di questo nuovo ingrediente, la “Cazzimma” da me più volte invocata, sembra che l’abbiamo acquisita, ora ci manca ancora quest’altro piccolo ingrediente, a’ ciorta!

La strada del futuro viola sembra spianata. Barone ha detto che nomi fuori non usciranno per i mercato, altrimenti i prezzi lieviterebbero, questa potrebbe essere una bella mossa, e potrebbe essere soprattutto per noi tifosi una bella liberazione.

Personalmente ogni anno mi piacerebbe svegliarmi sempre a mercato ultimato. Lasciamo lavorare in pace la società, diamogli fiducia oltre al nostro amore incondizionato.

L’amore incondizionato, in quest’ultima frase è racchiusa la nostra stagione, quella dei tifosi. Quella del “andiamo a Praga anche in bici“, quella di “Andiamo a prenderci la coppa nella capitale“.

Quest’anno abbiamo macinato soldi e km come non mai, ma per lei, lo faremo sempre, perché come recitava un bellissimo striscione “Ti amerei anche se vincessi“, noi la Fiorentina l’abbiamo nelle vene e abbiamo sposato questa causa con tutto il nostro cuore!

JAMME GUAGLIU’ CU NO POCA E CIORTA PUTIMME RISCRIVERE A STORIA

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