Miglioramenti in attacco, ma la difesa che disastro!
La sconfitta per 3-2 contro l’Atalanta ha evidenziato, ancora una volta, le gravi lacune della Fiorentina, soprattutto in difesa, un reparto che sembra non aver mai trovato la giusta quadratura. Partiamo proprio da qui: la difesa. È difficile non notare come Ranieri, schierato al centro, sia tutto tranne che un centrale difensivo. Non serve certo un corso a Coverciano per capirlo. Può fare il terzo di sinistra in una difesa a tre, ma come centrale non è assolutamente all’altezza. Il suo posizionamento è stato più volte inefficace, lasciando varchi e mancando letture basilari, come nel caso del gol di Retegui, dove ha delle colpe evidenti, anche se è altrettanto vero che dietro di lui nessuno ha chiuso gli spazi.
E Biraghi? Continua a essere schierato come terzo di difesa, ma non è un mistero che non sappia difendere. È incredibile come il mister insista su di lui in una posizione così delicata, quando è palese che non abbia né i tempi né le capacità per farlo. Non si tratta di difendere a tre o a quattro, ma di come si difende. Gli automatismi difensivi sono fondamentali, e la Fiorentina, con Italiano alla guida lo scorso anno, giocava spesso con una difesa alta che, seppur rischiosa, consentiva di subire molti meno tiri in porta grazie a un pressing organizzato e movimenti sincroni. Oggi, tutto ciò sembra un lontano ricordo.
Quarta è l’unico che non toglierei mai, perchè è vero che ha dei limiti difensivi anch’egli, ma è pur vero che è l’unico che sa giocare con i piedi, ed è l’unico che segna. Ieri contro una squadra fisica come l’Atalanta-per stessa ammisione di Palladino-non si può scendere inc ampo con una difesa così gracilina.
Il dato dei dieci gol subiti in sei partite, tra campionato e coppa, è allarmante. Si tratta di una media da retrocessione, facendo tutti gli scongiuri del caso. Ieri, i tre difensori in campo non erano mai sincronizzati, con movimenti disordinati che lasciavano enormi spazi agli avversari. Su Retegui, Ranieri ha commesso l’errore più evidente, ma la mancanza di copertura alle sue spalle è altrettanto grave. E qui sorgono altre domande: Pongracic, acquistato in estate, perché gioca così poco? Anche se quando è stato schierato, il suo rendimento è stato pessimo. Un investimento che, al momento, sembra completamente sbagliato.
Se passiamo al centrocampo, la situazione non è meno preoccupante. Ieri, il mister ha deciso di schierare Bove sulla trequarti. Ma Bove non era un mediano? Sembra che ci sia confusione nella disposizione degli uomini in campo. E perché Adli non è ancora un titolare fisso? E Richardson, perché continua a essere lasciato in panchina? Mandragora, poi, si è reso protagonista di un fallo inutile su Ederson, dal quale è scaturito il pareggio dell’Atalanta. Decisioni sbagliate, disposizioni tattiche discutibili e giocatori fuori ruolo: troppe domande e poche risposte.
Dopo tutto questo tempo, ci si chiede se il mister abbia davvero compreso come far rendere al meglio questo centrocampo. L’unico reparto che, al momento, sembra funzionare è l’attacco, con Kean protagonista assoluto. Ma se Kean segnerà tre gol a partita e ne subiremo cinque, tutto sarà vano. Il calcio si costruisce da una buona difesa, e finché quella non sarà sistemata, anche un reparto offensivo in forma non potrà salvare la stagione.
Mister Palladino, tra l’altro, non vince da marzo scorso e, se si guardano i numeri della scorsa stagione, il suo Monza è stata la squadra che ha subito più tiri in porta. Se non riesce a infondere nuova linfa alla squadra e a organizzare il gioco in maniera diversa, ci aspetta una stagione lunga e dolorosa. I numeri e le prestazioni parlano chiaro.
E mentre la squadra affonda, Daniele Pradè continua a ripetere che questa rosa è forte, e che non è detto che si debba per forza giocare con una difesa a tre. Forse il direttore sta già cercando di scaricare le responsabilità sul tecnico campano?
In ogni caso, in questo caos che è la Fiorentina di oggi, sembra difficile trovare una via d’uscita. Domenica arriva la Lazio al Franchi, e una vittoria è obbligatoria. Perché, se si continua su questa strada, Don Raffaè quest’anno rischia di non godersi la pastiera.
DON RAFFAE’ VERITE E FA COCCOSE!
Lo Scugnizzo Viola
Approfondimento su Italiano e Palladino
Italiano teneva alta la difesa perché con questi difensori difendere in area vuol dire prendere gol