Il Pensiero post gara dell’irriverente Scugnizzo Viola
Inter-Fiorentina 2-1: La vergogna in campo e fuori
Ci sono sconfitte che bruciano, e poi ci sono sconfitte che indignano. Quella della Fiorentina contro l’Inter rientra senza dubbio nella seconda categoria. Non solo per il risultato, un 2-1 che con una direzione arbitrale più equa avrebbe avuto tutto un altro epilogo, ma soprattutto per la vergogna che si è consumata in campo e fuori.
Partiamo dagli atteggiamenti. I giocatori dell’Inter, guidati da un Simone Inzaghi mai così nervoso, hanno trasformato una partita di calcio in uno spettacolo imbarazzante. Dopo appena un minuto e cinquanta secondi, il tecnico nerazzurro ha pensato bene di mettersi a gridare “muto!” a Luca Ranieri, capitano della Fiorentina, mimando platealmente il gesto con la mano. Un comportamento indegno di un allenatore di Serie A, che ha contribuito ad accendere gli animi sugli spalti e a creare un clima ostile.
E come se non bastasse, il post-partita ha regalato il suo apice di bassezza. Alcuni giocatori dell’Inter, anziché limitarsi a festeggiare una vittoria di misura, hanno pensato bene di esibirsi in una ridicola “griddy dance“, come se avessero appena alzato al cielo la Champions League. Un’esultanza fuori luogo, un gesto di pura arroganza che testimonia lo spirito con cui questa squadra affronta il calcio: con spocchia e supponenza, non certo con la classe che ci si aspetterebbe da una grande.
Ma il problema non è solo in campo. Perché quando i giocatori danno il peggio di sé, il peggio si riversa sugli spalti e sui social. E così, Moise Kean è stato bersaglio di vergognosi attacchi razzisti da parte di alcuni tifosi interisti. Episodi che non possono essere ignorati, perché è proprio dagli atteggiamenti di certi giocatori in campo che poi alcuni si sentono autorizzati a vomitare odio fuori. È un circolo vizioso che va spezzato, e la responsabilità è anche di chi, come Inzaghi e i suoi uomini, incita e alimenta certi comportamenti con la propria condotta.
E poi c’è il capitolo arbitraggio. Anche Inzaghi in conferenza stampa ha dovuto ammettere che la palla era uscita nell’episodio che ha portato al calcio d’angolo del gol decisivo dell’Inter. Ma subito dopo si è lamentato che il rigore assegnato alla Fiorentina fosse dubbio. Un pianto continuo, senza il minimo accenno di autocritica, come se la sua squadra non fosse stata aiutata per l’ennesima volta da decisioni discutibili. Ma questa non è una novità.
Passando al calcio giocato, è giusto ricordare ai tifosi interisti che non hanno vinto proprio nulla. Nella doppia sfida con la Fiorentina hanno incassato quattro gol, mettendo in mostra tutte le loro fragilità difensive. Se non fosse stato per un arbitraggio “disattento”, questo match sarebbe finito in pareggio, il risultato più giusto. La realtà è che l’Inter ha mostrato più problemi che certezze, e nonostante la vittoria di ieri, il verdetto del campo non è stato così netto come qualcuno vorrebbe far credere.
Ora, per la Fiorentina, c’è solo un obiettivo: rialzarsi subito. Le prossime tre partite contro Como, Lecce e Verona devono essere vinte senza se e senza ma. Nove punti tondi, senza alibi e senza esitazioni. Queste sono le partite da vincere, non ci sono scuse.
Le immagini negative della sconfitta contro l’Inter devono essere rapidamente archiviate. È invece dalle lezioni apprese nella sconfitta contro il Monza di qualche mese fa che la squadra deve ripartire, con la consapevolezza che errori simili non devono più ripetersi. La Fiorentina attuale è più forte e matura rispetto a quella dello scorso anno e a quella che ha subito la sconfitta contro il Monza.
Pieno sostegno all’allenatore e alla società. Questa Fiorentina può e deve ambire a qualcosa di più del quarto posto. Il futuro è nelle nostre mani.
AL POPOLO INTERISTA: METTITEVE SCUORNE!!!
Lo scugnizzo viola