L’amarezza dell’immediato dopo partita non ha tolto lucidità ad Alberto Aquilani. Il tecnico della Primavera è stato sincero nel dire che la finale Scudetto contro il Lecce potrebbe essere stata l’ultima partita sulla panchina viola. Questo nonostante un altro anno di contratto con la Fiorentina, ribadito anche ieri da Rocco Commisso. Aquilani avrebbe tentato il salto tra i grandi anche l’anno scorso, poi la società riuscì a convincerlo. Adesso sembra più dura. In queste ore è previsto un incontro tra l’ex centrocampista e la dirigenza viola. La conferma di Italiano gli ha chiuso le porte della prima squadre, resta una grandissima stima da parte della società viola.
Nella conferenza stampa di ieri, Rocco Commisso e Joe Barone hanno parlato anche dei giovani (senza fare nomi) che fra circa un mese saranno aggregati alla prima squadra. Niccolò Pierozzi è una certezza (sarà il vice Dodò), anche Munteanu sta facendo bene. Difficile dire se abbastanza per convincere Italiano. Fra i baby che hanno sfiorato lo Scudetto Primavera qualche prospetto interessante c’è eccome. Sicuramente Kayode, rimasto nel giro della prima squadra senza però mai avere la gioia dell’esordio. Solo panchine in Serie A per lui. Occhio a Distefano, vero e proprio valore aggiunto fra gli esterni offensivi. Così come ad Amatucci, cervello del centrocampo.
In difesa la coppia Krastev-Lucchesi può sperare in una chance. E’ chiaro che la profondità della rosa (a livello di giovani) dipenderà molto dalla partecipazione o meno alla prossima Conference League. Se la Fiorentina fosse suo malgrado costretta a giocare ‘solo’ campionato e Coppa Italia, probabilmente una rosa con diversi giovani aggregati non servirebbe. Valutazioni da fare nelle prossime settimane. Consapevoli che il Viola Park darà un forte impulso alla crescita dei giovani. Lo riporta La Nazione
LE PAROLE DI LUCIANO SPALLETTI