
Giovanni Simeone, attaccante della Fiorentina in prestito al Cagliari con la formula del prestito con obbligo di riscatto, ha parlato al settimanale della Gazzetta dello Sport, Sportweek, queste le sue parole:
«Stavo molto bene a Firenze. Ero lì da due anni, mi piaceva la città, avevo amici e mi ero fidanzato.Avevo perso il posto in squadra, è vero, ma avevo voglia di riconquistarlo e lo avevo detto a Montella: “Mister, io voglio restare, mi sento più forte degli altri attaccanti che sono qui e che lei mi ha messo davanti. A meno che mi dica che non mi vuole, rimango e mi riprendo la maglia”. La sua risposta? Nelle prime due partite di campionato non giocai un minuto. Allora capii che l’unica era andarmene.
Il Cagliari è stata la squadra che mi ha voluto di più, la società è ambiziosa, aveva costruito un gruppo già forte a cui mancava un attaccante dopo l’infortunio di Pavoletti. Insomma, il posto giusto per me. Sono arrivato dopo una stagione in cui avevo segnato 6 gol, e la gente mi ha accolto come un re. Ti senti a tuo agio dal primo momento. Poi a me piace stare in casa, e qui, a differenza di Firenze dove vivevo in appartamento, ho una villa. Giulia, che è di Firenze, non ci vuole più tornare»

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Stai pure a Caglairi, la tua dimensione è quella, non hai nelle corde 15/20 reti, un buon giocatore, che si impegna e lotta x la squadra, ma oltre che un buon gregario niente piu, appena rientra Pavoletyi vai a sedere. La Signorina tra poco gli mancherà Firenze, perché se sei fiorentino doc, non ti può mancare questa città.
Prima di tutto la signorina ti ha agguantato perché ti chiami Simeone e perché giochi in serie A, e meglio del sig Simeone c’è ne almeno 5 in serie C ma non si chiamano Simeone. Poi di voi non abbiamo bisogno, rimanete pure a Cagliari che vi è andata bene.