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Sostituire Gudmundsson in una partita bloccata sullo 0-0 è un errore, si può anche cambiare modulo

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Sostituire Gudmundsson in una partita bloccata sullo 0-0 è un errore, si può anche cambiare modulo

Andrea Pagni

14 Aprile · 12:46

Aggiornamento: 14 Aprile 2025 · 12:46

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Ieri la Fiorentina ha pareggiato con il Parma in una partita alquanto noiosa in cui non è riuscita a mettere troppo in difficoltà la squadra allenata da Chivu. Quello che fa storcere la bocca oltre all’ennesima occasione persa contro una squadra di bassa classifica è stata anche la gestione dei cambi fatti da mister Palladino, anche se in panchina era presente il vice Citterio data la squalifica del mister.

Sul risultato bloccato sullo 0-0 dopo 75 minuti in cui la Fiorentina aveva creato una sola occasione pericolosa, Palladino ha scelto di togliere Gudmundsson per inserire Beltran. Un cambio che ha fatto storcere il naso a molti tifosi e non solo, soprattutto perché con la partita bloccata sullo 0-0 togliere il numero 10, uno dei pochi calciatori che ha inventiva e la giocata nelle gambe, è sembrato un controsenso ed una rinuncia a vincere la partita.

Anche perché Beltran che è entrato al suo posto nonostante una stagione discreta ha dimostrato di avere un rapporto con il goal molto scarso considerando che nei 1608 minuti giocati in Serie A l’Argentino ha segnato solo 2 goal su azione. Va anche detto che i cambi offensivi a disposizione di Palladino erano pochi, o lui o Zaniolo, e quindi ci sta di provare ad inserirli, ma allora perché non provare a cambiare modulo?

Anche perché il Parma si era messo a specchio ed aveva ormai dato prova di riuscire a bloccare le sortite offensive della squadra di Palladino con facilità. Magari inserendo Beltran per un centrocampista o un difensore vai a scombinare le marcature e le scalate del Parma creando un po’ di confusione nella difesa avversaria. Anche perché la partita si era ormai messa sui binari “giusti” con la Fiorentina padrona del campo e il Parma tutto arroccato nella sua metà campo quasi incapace di ripartire, dato il 63% di possesso palla della Fiorentina e gli 0 expected goals creati dagli ospiti nella seconda frazione. Era dunque il momento di provare a forzare la difesa Parmense anche al costo di prendersi qualche rischio e giocare con qualche attaccante in più o con il 3-4-2-1 o con il 4-4-2.

In generale comunque togliere Gudmundsson in partite bloccate sullo 0-0 con la squadra avversaria tutta chiusa dietro è un errore, anche se la Fiorentina avesse un attaccante di riserva a nessuno mai verrebbe in mente di togliere Kean in certe partite, lo stesso discorso deve valere per l’Islandese.

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