L’ex direttore di gara Tagliavento parla delle polemiche che, inevitabilmente, nel corso di una carriera possono starci. “Chi sceglie di fare l’arbitro sa perfettamente che l’errore è quotidiano o quasi e sopporta anche le critiche, ha le spalle larghe. Polemiche? Quel “Nel recupero vinciamo” è stato qualcosa di ridicolo. I social hanno esasperato ogni situazione perché in tv ci metti la faccia, al pc o attraverso un telefonino è tutto più semplice”.
“Il mio rimpianto – sottolinea Tagliavento – è non aver avuto il Var che è arrivato tardi. I miei 3 o 4 errori più importanti in carriera sarebbero stati risolti. Il gol di Muntari è oggettivamente uno dei più grandi, ma già un anno dopo con gli addizionali non sarebbe capitato, oggi poi con la goal line technology non ne parliamo proprio”.
“Sono felice di aver fatto l’arbitro in quella generazione. Poi, quello che non è successo in 30 anni è accaduto in 5 anni dove la tecnologia ha preso il sopravvento nel mondo del calcio. Gli arbitri sono tutti felici della tecnologia perché ora la possibilità di sbagliare è minima ed è una cosa che fa piacere a chi dirige una partita”