Domenico Tedesco lascia da vincente, riportando lo Spartak Mosca in Champions League dopo un periodo difficile. Ecco le sue parole a TMW:
Il ritorno in Germania porta a una conclusione magari scontata: la nuova panchina sarà in Bundesliga? O magari c’è l’ipotesi di un anno sabbatico?
“Un anno sabbatico no, non resisterei. Ma magari un po’ di pausa me la prenderei, perché ho vissuto anni intensi, a imparare una lingua, una nuova cultura, un nuovo calcio. Fermarmi un attimo a ricaricare le pile non mi farebbe male, ma nel calcio mai dire mai”.
Il suo nome è anche accostato alla Serie A, precisamente alla Fiorentina
“Preferisco non commentare le voci, altrimenti dovrei rilasciare ogni momento interviste per tutte le volte in cui sono stato accostato a una panchina. Dico che l’Italia è sempre stato un Paese di calcio e a me è sempre piaciuta la Serie A, che seguo con piacere. L’unica cosa che posso dire è che un giorno mi piacerebbe allenare nel campionato italiano”.
Ha conquistato sul campo due qualificazioni in Champions, con Schalke e Spartak. Immaginiamo che cercherà una piazza ambiziosa
“Le situazioni non puoi deciderle, dipende dalla rosa e dagli obiettivi. Da tanti fattori. Non avevo in piano di allenare lo Schalke come non avevo nei piani di allenare lo Spartak. Non è un segreto che a me piacciono le piazze calde, dove il tifo vale e c’è storia e tradizione. I tifosi nel calcio sono importanti e lo si è capito a maggior ragione in questo periodo storico”.
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