Questo è quello che molto polemicamente riporta oggi Il Tempo: “Persecuzione studiata a tavolino. Il club: «Ormai sono prevenuti» Senza vergogna e senza fine. Errori, sviste, rigori negati, falli inventati oppure a favore trasformati in pena capitale per la banda diInzaghi Var stravolta sempre a piacimento dell’avversado di turno. Insomma, fischi perfiaschi sempre contro la Lazio alla faccia della compensazione, la sgangherata teoria che torti e favori si compensino è solo un goffo tentativo di nascondere il problema da parte di chi gestisce l’Aia da tanti anni. Ormai è ufficiale, la persecuzione de lalobbyarbitrale non fa sconti, anzi continua e così ogni partita diventa un calvario, alla ricerca di spiegazioni razionali sulle dubbie interpretazioni dei fischietti nostrani. Aver toccato una casta che, per stessa ammissione di Nicchi, non può essere portata in tribunale quasi le leggi italiane non valessero per gli arbitri, ha scatenato una reazione chirurgica che sta penalizzando il cammino della Lazio. E, se alla fine i biancocelesti non torneranno in Champions dopo dieci anni di inseguimentifalliti, le colpe saranno in massima parte della ribellione del mondo Lazio allo schifo a cui si è assistito, quasi aver portato gli arbitri davanti a un giudice sia diventata una colpa. Chiariamo un concetto, tutti i laziali sono favorevoli al Varma non sopportano l’utilizzo parziale e sconclusionato che è stato fatto in questa stagione. i voleva imitare la discrezionalità arbitrale con la tecnologia, ora sono due arbitri a interpretare il regolamento a modo loro, complice un protocollo troppo vago. Del resto Nicchi, che sta perdendo il suo 2% nel consiglio federale, ha aleggiato il fantasma di Calciopoli tanto per ribadire che gli arbitri non vanno toccati. Mai. Altrimenti scatta la ritorsione, quella che sta pagando la Lazio dalla partita d’ andata contro la Fiorentina. Diciannove partite, diciannove stazioni della via crucis regalata dall’Aia, da Fabbri a Massa, da Irrati a Rocchi passando per Band perché la Toscana è sempre nemica, da Giacomelli a Damato con la primizia dell’ unico gol di gomito non visto in epoca di Var, quello di Cutrone contro la Lazio. Tant’è, ai tifosi è rimasto solo di sostenere la squadra in questa impresa impossibile di arrivare tra le prime quattro nonostante almeno 6-7 punti scippati da arbitraggi contrari. Non può essere più un caso, troppi episodi clamorosi e ora tocca a Orsato di Schio domenica provare a non lasciare il segno. Nessuno chiede favori ma solo che la Lazio possa arrivare quinta per colpa di un liscio di Bastos o Wallace non per colpa del solito svarione di arbitri che non si possono definire solo incapaci.”