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Tuttosport scrive: “Fiorentina in rodaggio, Italiano finisce sotto accusa”

Firenze, stadio A.Franchi, 28.08.2022, Fiorentina-Napoli, foto Lisa Guglielmi. Copyright Labaroviola.com

Rassegna Stampa

Tuttosport scrive: “Fiorentina in rodaggio, Italiano finisce sotto accusa”

Redazione

10 Settembre · 09:10

Aggiornamento: 10 Settembre 2022 · 09:10

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Non solo i primi fischi o il problema del gol. «Sapete cosa mi preoccupa ora di più? Che si sta perdendo un po’ di entusiasmo e empatia. La negatività genera negatività e ciò non aiuta». Daniele Pradè fotografa lo stato d’animo di una Fiorentina che per la prima volta da quando c’è Italiano sta raccogliendo più critiche che applausi. Il quinto pari in 8 gare e appena due successi (uno in campionato alla prima) raccontano di un inizio di stagione più faticoso del previsto. A ciò si sommano le scelte del tecnico non sempre rivelatesi efficaci fra turnover e modulo granitico, vari giocatori che stentano a decollare (in primis Ikoné, Cabral, Jovic), i gol col contagocce malgrado le tante occasioni.

L’altra sera con l’Rfs Riga i viola hanno tirato 30 volte, come – evidenzia la Uefa – nessun’altra squadra nel primo turno di Conference. Eppure è arrivato un solo gol (Barak) ed è finita 1-1 tra i fischi. «Che come le critiche non fanno mai piacere, specie se diretti al presidente – dice Pradè -. Ma fanno parte del nostro lavoro e dopo il risultato dell’altra sera ci stanno, una squadra come la Fiorentina ha l’obbligo di vincere gare come quella col Riga. C’è frustrazione. Ma guai perdere fiducia nei nostri attaccanti, vanno coccolati, stimolati, attesi. Sono forti, devono solo sbloccarsi. Ikoné soffre la situazione, Cabral i gol li ha sempre fatti, Jovic due anni fa è stato pagato 60 milioni: siamo obbligati ad aspettarlo».

Mentre tra gli ultrà dell’Unonoveduesei trapela malumore per le critiche mediatiche ricevute in questo periodo c’è chi mugugna sul mercato. Ma Pradè difende le scelte «tutte condivise con l’allenatore: che dovevamo fare di più?», ed elogia l’ultimo colpo sempre titolare da quando è arrivato: «Mai capitata una cosa così – sorride Barak -. Venire a Firenze è un grande salto di qualità e non sono preoccupato: dobbiamo essere più cattivi e svegli sotto porta ma resto sereno, vedo come lavoriamo e quanto creiamo. Italiano ha molto in comune con Juric che ho avuto a Verona, ma il gioco del nostro allenatore è più bello». Lo scrive Tuttosport. 

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