
Lorenzo Venuti è intervenuto ai microfoni dei social ufficiali della Fiorentina per partecipare ad una diretta ha partecipato ad un appuntamento live sui social ACF. Nel corso della diretta il difensore viola ha avuto modo di rispondere alle domande dei tifosi. Ecco le sue parole:
“Ho lavorato tanto per arrivare al punto di adesso. Sono consapevole di non avere il talento cristallino che molti hanno, per arrivare a questi livelli ho fatto tanti sacrifici”.
COLPE “Nella vita spesso le cose non vanno come speri e le prepari. Dare la colpa a qualcuno non sarebbe veritiero. Come sono dispiaciuti i tifosi lo siamo anche noi, forse anche di più perchè scendendo in campo abbiamo una responsabilità maggiore. Dobbiamo immedesimarsi in questa situazione e cercare di uscirne il prima possibile. Sono stato attaccato dai tifosi quando ho parlato di salvezza, ma ero realista. Se avessimo pensato all’Europa sarebbe stato peggio”.
MORALE SPOGLIATOIO “Il morale del gruppo è sempre stato alto. Siamo un gruppo compatto. Anche a Genova in una situazione di difficoltà come la nostra non era semplice portare a casa un pareggio in inferiorità numerica”.
RIBERY “Sarebbe potuto venire a dettare legge, perchè nessuno di noi si avvicina alla sua carriera. Invece si è messo a disposizione di tutti, cercando di aiutarci. È una persona vera, la sua bellezza è la componente umana, oltre che alle qualità tecniche che non devo certo discutere io”.
PRIMA MAGLIA VIOLA “Giocavo ancora nell’Incisa. C’era una lotteria di epifania e io ho vinto una maglietta della Fiorentina senza nome e senza numero. Quasi ad indicare che ci dovessi mettere il mio“.
PRIMA VOLTA AL FRANCHI”La prima volta che sono entrato è stato quando ho fatto l’intervista da ragazzino. Da giocatore è diverso. Prima lo vedi con occhi da tifoso, come qualcosa di irraggiungibile. Il momento più bello per me fiorentino Lorenzo è stata la partita di anno scorso contro il Napoli, quando tutto lo stadio ha gridato il mio nome“.
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