Intervenuto ai microfoni di Radio Bruno, l’ex collaboratore tecnico della Fiorentina Victor Sanchez, che ai tempi ricopriva il ruolo di vice allenatore di Paulo Sousa, è tornato a parlare della sventurata ultima apparizione della Fiorentina in Europa, quando i viola furono eliminati ai sedicesimi di finale di Europa League.
Queste le sue parole: ”Siamo arrivati a Firenze con un bel vantaggio, poi in 30 minuti stavamo già sul 2-0. Ma si sentiva che qualcosa non andava, il rigore di Stindl a fine primo tempo ci ha tagliato le gambe e poi è andato tutto a rotoli. Sportivamente parlando, è stata la serata più difficile della carriera.
Assenza Var? C’è una bella differenza, lo so bene perché in Copa Libertadores lo introducono solo dopo la fase a gironi. Penso che però alla fine i giocatori vanno in campo e segnano, senza fare troppo caso a quello che succede dopo.
Peso dell’esordio? Può pesare come no, magari è una molla. Dipende da come uno la vive, ovviamente spero sia uno stimolo positivo. Italiano? L’anno scorso è stato interessante, la proposta di calcio è coraggiosa, rischiosa ma ha pagato; credo che anche questa annata possa essere positiva.
Che ricordo mi ha lasciato Firenze? Quando parliamo di quei due anni ci riferiamo a due anni molto buoni, specie all’inizio. Dopo la prima parte di campionato abbiamo avuto un calo e non siamo riusciti a ripeterci. Ma il ricordo di città, squadra, tifosi è veramente ottimo. La causa della frenata? Non ce n’è una in particolare. Le aspettative crescevano, il mercato non ci ha aiutato, abbiamo perso fiducia e le partite si susseguivano. L’entusiasmo è sceso, è stata una spirale discendente. E’ dispiaciuto a noi più che a tutti, credetemi”.